(Hysm? 2013)
Una delle tante ipotesi (ma credibile non di poco), di viscere
statunitensi in procinto d’esplodere.
Brutismo (pre)apocalittico,
caotico e peccaminoso.
Sexy anarchismo in lsd?
Potrebbe pur
esser.
Di cialtroneria, rozza, sudata e provocante.
Un
depistaggio bello e buono.
Le unghie conficcate nella
terra.
L’America e le sue bianche ossa.
Tante stronzate
c’ammorbano pagine su pagine di vuote riviste, avvizziscono e
scompaiono.
Abili/non/abili, frega
qualcosa?
Impro/feedback/folk/blues, rituale, orgiastico e
cannibale, zuppo d’elettricità e fantasmi.
Fra mugolamenti
incomprensibili, abrasive involate dronanti, tambureggiamenti ottusi
ed apparizioni etniche, ruspanti oltre la propria estinzione.
Senza
formazione fissa (a parte Brown Hat, fondatore e ceppo intorno
a cui tutto convulsa), probabilmente con molto bourbon in corpo ed
altrettante sostanze illegali.
Possiedono una varia e disordinata
discografia ed un sito, che è nettare sublime per menti in
fiamme.
Continueranno noncuranti a ciondolar nel proprio caos,
immacolato e detritico.
Ne vale la pena.
Cuore, passione e
qualche immancabile aggressione fisica in attesa nell’ombra.
Voto: 8
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