(Show Me Your Wounds 2013)
Son tremolanti allucinazioni in slow motion, quelle offerte da
Deison / Candor Chasma (Simon Balestrazzi e
Corrado Altieri), in “Antimatter Circles”.
Ascolto
profondo e siderale, che coniuga trame elettroacustiche, impulsi
sintetici e field recordings.
Cinque brani in apparenza placidi,
tormentati da improvvisi brividi e contrazioni, da prolungata
esposizione nel vuoto.
Malinconico crepitar cortocircuitante perso
nel buio.
Che s’apre fra battiti ostili, ronzanti fluttuazioni
statiche e la captazione degli ultimi segnali prima del silenzio (The
Descent).
Ingranaggi ed inneschi a schioccar metallici.
Senza
la certezza, che nel frastuono di un’accelerazione compressa, quella
voce appartenga all’esterno.
Another Message è
textures di segnali contrastanti, e non sai se d’invito o
minaccia.
Rilucenti ad intermittenza e sovrapposti a rimestaggi
materici.
Una lenta decelerazione dalle parti di Arecibo.
Senza
peso, procedendo d’inerzia, un tumulto circostante che s’accende di
squassanti folate di feedback, una rugginosa memoria kraut mormorata
a labbra strette (Dreamscape Recording Lab).
Per non aver
paura del pulviscolo in sospensione e del rallentamento circolatorio
(Opposite Presence).
Indicami la direzione, anche se ogni
senso mi urla di fuggir via, l’oltre, è appena dietro a quella
luce in lontananza, Alteration Of Sensory.
Raggiungerlo non
è l’importante.
Tre teste in fiamme da tempo, nessuna
intenzione di tornare a casa.
Voto: 8
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