Pierluigi Balducci ‘Blue From Heaven’

(Dodicilune Dischi 2012)

Dieci brani di svenevole brodino jazz (otto originali e due cover,
Brad Mehldau e Charlie Haden).
Questa la proposta
del bassista e compositore pugliese, Pierluigi Balducci.
In
compagnia di Michele Rabbia (batteria e percussioni, forse
l’unico che ci prova a dir qualcosa), l’americano Paul McCandless
(oboe/sax soprano) e l’inglese John Taylor (piano), ci
spiattella otto pappette tiepide, brividose di leggera saudade.
Roba
talmente zuccherina, da provocar l’innalzamento istantaneo della
glicemia.
Con delicatezza e competenza.
“Blue From
Heaven”, dovrebbe (nelle intenzioni dell’autore), esser porta
aperta per un altrove, pastellato e sognante.
In realtà,
siam in un marasma indistinguibile di segnali mortalmente obsoleti
(identici ad un miliardo d’altri).
Senza un minimo affondo a
spezzar il torpore.
Compiaciuta (compiacente) trascurabile,
tappezzeria cool.
Buona per Repubblica e Veltroni.

Voto: 4

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