(Autoproduzione 2013)
Vengono dalle profondità dello spazio, vogliono e chiedono l’anonimato come pirati dello spazio o alieni mutaforma e mutasuono, ed escono con questo album dopo un ep di rodaggio dei motori spaziali. Gli Space Aliens from Outer Space sono un collettivo di musicisti, cresciuto a B-Movies Sci Fi, theremin, chitarre distorte e visioni autoindotte, che si diverte a spaziare negli abissi stellari del suono indefinito. Con i seguenti titoli che dicono tutto sulle loro origini e destini di salvatori del mondo o di suonatori di carillon spaziali: The Last Moon la partenza ancora per poco ancorata alla terra, sanguigno efebico rock d’antan, Chasing the comets tail e qui il viaggio intergalattico inizia a dispiegarsi in tutta la sua maestria, Dark Matter registrato tra la sala motori e la sala calcolatori di questa fantomatica astronave, Cosmic Transmoorification il più “trance” dei brani che manda in animazione sospesa gli ascoltatori. Suspended Animation abbonda in progressioni space rock virate di psichedelia della materia oscura, Invasion a dispetto del titolo rimanda a scenari ambient psichedelici statici e sognanti. Se dovessimo fare qualche appunto, il progetto diverte ma a tratti non resta perfettamente coeso, i brani dopo ripetuti ascolti mancano un po’ di mordente, ma risultano comunque divertenti ed intriganti. Come prima uscita nello spazio non c’è male, sicuramente più tempo si passerà nelle profondità del cosmo più dense risulteranno le loro riflessioni sul pentagramma.
Voto: 7
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