Casa ‘Una fine continua’

(Dischi Obliqui 2013)

Da oramai sei produzioni i veneti Casa, abbondantemente recensiti su Kathodik:
‘Crescere un figlio per educarne cento’
‘Peggioramenti’
‘Un giorno il mio principe verrà’
‘Vita politica dei Casa’
portano ostinatatamente avanti la loro visione cubista di Lou Reed; nelle quattordici canzoni di “Una fine continua”, registrate dal vivo e con pubblico plaudente, Filippo Bordignon e soci ritmici (Ivo Tescaro alla batteria e Filippo Gianello al basso elettrico, che nonostante gli auspici del “capo” al loro tempo ci vanno benissimo, Beba la moldava) strapazzano brani editi e inediti, tendendo al solito allo spasimo la pazienza e l’attenzione dell’ascoltatore (cfr. Dal caso alla possibilità).
I criteri armonici e melodici vengono allegramente mandati a ramengo (cfr. Bombieri): il nuovo chitarrista Matteo Scalchi grattugia che è un piacere, ma se la cava bene anche con le quasi canzoni (cfr. Mu o No) e il blues (? Cfr. Blues morto).
Bordignon è (scriviamo una banalità) il solito istrione (cfr. Part-time/Una razza inferiore), intelligente e anche piacione (cfr. Peggioramenti).
Free music obliqua.

Voto: 7

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