(Old Europa Cafe 2014)
Una plumbea progressione di ronzii analogici in sovrapposizione, quella
che apre “The Key”.
Superlativo atto terzo, per il duo
Candor Chasma (Simon Balestrazzi / Corrado
Altieri).
Ad ispirar quest’opera, la vita e il lavoro,
dell’occultista russa, Helena Petrovna Blavatsky (1831 /
1891).
Otto mirabili peregrinazioni, intorno ad un grumo
espressivo, oscuro, lisergico e sfiancante.
Ripetizioni/mantra,
ipnotico/circolari, sensuali e non rassicuranti.
Prosecuzione
diretta e legittima, di una fiera visione post Grey Area.
Field
recordings, vampe noise (scultoree e circoscritte), inquiete
panoramiche, schianti, ascensioni, vuoto e ferrea disciplina.
Un
brulicar parassitario di splendide voci strumentali, difficili
altrove da intercettare.
Opera di profonda persuasione “The
Key”, combusta, analogicamente abrasiva e non di meno, nel suo
procedere in modalità geiger, capace d’infiammar i sensi (i
velluti isolazionisti di New York, S.S. Eunomia pt.1
e Adyar).
Immaginate i migliori Illusion Of Safety,
trapassati da una tempesta cosmico/krauta.
Bagliori, attriti e
frammenti minerali in lenta evoluzione nel vuoto.
Un cupo
splendore rituale.
Voto: 8
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