(Wallace Records/TB Records 2014)
Immaginate un Federico Fiumani che canta con voce grave una riviera romagnola postatomica (cfr. Pinarella Blues) e avrete Il Lungo Addio: ovvero frammenti de “La voce della luna” di Fellini rimontati/mescolati assieme a brandelli de “Il giardino delle vergini suicide” di Sofia Coppola (cfr. Il bagno Franco, un Battisti/Mogol depresso).
Anzi, più Nicola Vannini che Federico Fiumani (cfr. Agosto); comunque Diaframma (cfr. L’ultima fotografia). Tutto molto “basic”, peraltro – chitarra, basso e batteria certo non rifiniti – e finanche ironico nell’umore bianco e soprattutto nero (cfr. Hotel Karim) di questi sette brani: Fabrizio Testa non è di molte parole, sta giusto su Facebook qui.
Fa piacere sentir citata Ornella Muti (cfr. Lido Adriano), anche in un contesto da mal di testa.
Voto: 6
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