Nei Shi ‘Nei Shi’


(Snowdonia Dischi/Torredei Records 2014)

Inizierei da Short Soundtrack for a Thought(ful Walking) per descrivere il mondo sonoro di Alessandro Petrillo, mente e braccia del progetto Nei Shi: apre la chitarra acustica di un Leonard Cohen senza parole, poi sale un basso Fender Jazz assai progressivo, infine i toni si fanno canteburiani (i fan di Robert Wyatt saranno contenti). E Alda Merini, con la poetessa dolente testimone del (suo) abbrutimento manicomiale, è il degno seguito, con un’aggiunta bassa-pensosa alla Massimo Volume (e Diego Sapignoli degli Aidoru è il vittorioburattini della situazione, con le sue spazzole).
Petrillo è innanzitutto un chitarrista di pregevole tocco all’acustica e alla semiacustica (sentire 1964, ad accompagnare Martin Luther King e Malcom X, ma anche l’arrangiamento di Closing di Philip Glass), che aggiunge alle sei corde e al basso pure una miriade di tastiere ed effetti (sentire il Notturno, che pare fare avanti-indietro, da “Anima Latina” di Lucio Battisti a qualche sogno King Crimson anni Settanta). Per costruire i brani del CD, Petrillo fonde i suoni prodotti dai suoi molti strumenti con campionamenti di fonti disparate: si inizia ad esempio con dei frammenti del film “Le Gran Bleu” di Luc Besson, e non a caso Mer noire è dedicato a Jacques Mayol. The Surrealist Object unisce Salvador Dalì, Herbert Read e le parole di Sigmund Freud.
La resa sonora è ottima – certo, dietro ci sono Francobeat Naddei alla registrazione e missaggio e Giuseppe Ielasi alla masterizzazione – e la certosina cura Snowdonia si vede anche dai disegni di Pietro Rotelli e dall’impaginazione di Cinzia La Fauci.
Per contatti: alessandrotnt@hotmail.com

Voto: 7

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