The City of Tomorrow ‘Nature’


(Ravello 2015)

In questo primo capitolo di una annunciata serie di tre CD per la Ravello, l’intraprendente e versatile quintetto di fiati The City of Tomorrow (flauto, oboe/corno inglese, clarinetto, fagotto, corno francese) si dedica a un repertorio contemporaneo liberamente e variamente ispirato all’idea di natura, al nostro modo di rapportarci a essa, a cosa ne sappiamo e come la viviamo. Se i brani di Luciano Berio e Denyse Bouliane, attraverso l’esaltazione non superflua del virtuosismo strumentale e il dispiego di una raffinata ars combinatoria (che nel secondo caso viene applicata a fraseggi scelti dell’icona jazz Charlie Parker; anch’egli, in quanto ribattezzato “Bird”, esemplare naturale tra i più rari e preziosi), simboleggiano l’infinita varietà di risorse e manifestazioni della natura, la sua inesauribile a seducente ricchezza, gli altri due brani, a firma David Lang e Nat Evans, guardano all’idea di naturalezza, più che alla natura in sé. Con il loro incedere ripetitivo e graduale, ma ricco di sottili venature ritmiche e sinuose ramificazioni melodiche, essi ci trasportano in oasi di calma e introspezione. Quasi fino a farci ingenuamente identificare con questo stato di natura, se non fosse che, come Schiller insegnò, ciò ci è precluso, e l’arte può concederci “solo” il lusso di nostalgicamente anelare a tale mitica dimensione.

Voto: 8

Filippo Focosi

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