(Libellula/Audioglobe 2015)
Teo Manzo, già co-fondatore de La linea del pane, con “Le piromani” esordisce in solitaria, con un concept-album.
“Le piromani” è la storia di un astronomo che deve contrastare che la luna cadrà. Questa battaglia scientifica si intreccia con la sua relazione d’amore che si interrompe bruscamente a causa della morte della sua fidanzata. Questo evento fa cambiare la visione dell’astronomo che si augura che la luna cada, perché solo vedendo violate le leggi si potrà disilludersi dell’apparente imperturbabilità del suo amore che, come la luna, non credeva potesse mai cadere.
Manzo per raccontare questa storia densa e piena di risvolti, utilizza gli strumenti di un cantautorato classico, vicino a quello del Fabrizio De André degli anni ’70, ma anche a quello che lavorò con Massimo Bubola.
Un ottimo lavoro, se consideriamo che oggi non si ha più voglia di soffermarsi a riflettere sulle cose, mentre Manzo chiede all’ascoltatore di soffermarsi sulla storia, di entrarci, come se fosse un romanzo. Il lavoro, infatti, è molto ricercato e di non facile approccio, perché con “Le piromani” Manzo ha la pretesa di parlare dell’inesistente in una fase di totale materialismo e di secolarizzazione.
Voto: 7
Vittorio Lannutti