(Touch 2016)
Questo disco è un capolavoro. Il trattamento sonoro del materiale classico è da manuale. Christian Fennesz prende delle registrazioni di Sinfonie mahleriane (quali? È impossibile dirlo) e le stravolge, rendendole peraltro nuove suite in cui fuzz, suoni sintetizzati, interferenze e armonie eteree scolpiscono il suono del terzo millennio, in bilico tra colonne sonore, industrial, rumori bianchi. Questo disco è un capolavoro, ed è una delle cose più belle che ho ascoltato.
Voto: 10
Gianni Zen