Elliott Miles McKinley ‘Infinite Landscapes’


(Navona Records 2016)

Mai titolo fu più azzeccato per introdurci al contenuto di questo Cd Navona, il secondo dedicato alla musica di Elliott Miles McKinley. I paesaggi infiniti cui si allude si riferiscono tanto alle lande sterminate, tipicamente americane, che certi passaggi o movimenti, specie nel quartetto d’archi N.7, evocano, attraverso il ricorso frequente ad accordi prolungati, melodie introspettive, pause strutturali; quanto alla capacità di utilizzare stilemi diversissimi, dalla dodecafonia alla tonalità, dai ritmi sincopati e irregolari agli shaker loops di John Adams-iana memoria. Ciò non deve tuttavia far pensare a un guazzabuglio disordinato: piuttosto, McKinley eccelle nel donare a ogni sezione una identità definita, e nel far respirare, per così dire, le evoluzioni armoniche, melodiche e ritmiche di volta in volta escogitate. Nei tre ritratti (Three Portraits) per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte, abbondano i riferimenti al mondo della musica pop, ora elegantemente stilizzato ora ironicamente citato. Ma anche esaltato nella sua contagiosa immediatezza: si pensi all’irresistibile groove del movimento finale, dove fanno la comparsa dei ritmi campionati, creando un’interessante frizione – dal sound urbano ma sempre “pulito” – con gli altri strumenti: traccia dei trascorsi del giovane compositore americano alla guida di un ensemble di improvvisazione elettro-acustica. Un altro dei numerosi talenti di questo versatile autore.

Voto: 8

Filippo Focosi

Navona Records Home Page