(Ravello 2016)
In questo nuovo Cd della Ravello, il compositore Philip Thompson si cimenta in un progetto che lo vede dialogare con altre arti (e artisti): dalla scultura alla pittura, dal cinema all’animazione digitale. Concentrandoci sul risultato musicale di questa cooperazione, sorprende positivamente la capacità di Thompson di imbastire dialoghi musicali elusivi e introspettivi come pure di colpire l’ascoltatore con una scrittura schietta e di immediato godimento, in ambo i casi ottimamente assecondato dall’ensemble IonSound Project, formato da flauto, clarinetto, viola, violoncello e pianoforte, cui occasionalmente si affiancano strumenti a percussione. Del primo genere sono “Trouble” così come i “Notturni”, questi ultimi caratterizzati da brevi movimenti giocati sullo scarto minimo, su una discreta dose di ambiguità armonica, su colori strumentali tenui e tempi lenti: elusività espressiva ed eleganza texturale ne sono le più tangibili conseguenze. Qualità che ritroviamo anche nella partitura scritta per il film “Virgil Cantini: The Artist in Public”, in cui morbidi accordi e brevi sequenze melodiche si succedono per ripetizioni graduali, sapientemente pausate. Di tutt’altro genere è invece il brano che dà il titolo al Cd, in tre movimenti, il primo dei quali cattura da subito per la notevole verve dovuta ai ritmi sincopati di sapore jazz e funk, laddove il movimento lento presenta cristalline e amabili linee melodiche, preludio a un finale che bilancia sapientemente cantabilità e pulsazione.
Voto: 8
Filippo Focosi