(Ironcald 2019)
Il future del post metal e post rock viene dal nuovo mondo? Probabilmente si.
Gli Into Orbit, provenienti dalla nuova Zelanda, sono un duo strumentale che fonde, mixa e radicalizza, trascendendo i confini tra, post-rock, post-metal e rock sperimentale.
“Kinesis” è il loro terzo lavoro, che si dipana lungo tragitti che prevedono molto cambi di registro musicale e rimandi al miglior rock alternativo.
Tutti i brani hanno una struttura complessa, a volte epica e mastodontica.
Se Between starts è carica e fragorosa, Crystallise è una ballata circolare e greve, mentre Shifter si dirige verso un hard/metal/prog complesso e intenso.
I sette minuti e mezzo della conclusiva Horus sono impregnati di epicità e con Emergence il duo si spinge verso i territori quasi psichedelici, dilatando il brano in maniera lente e quasi tesa.
Tre quarti d’ora di musica in cui nulla è lasciato al caso!
Voto: 8
Vittorio Lannutti