(Ants 2019)
Secondo capitolo della trilogia dedicata al suono del Pan-Ney (strumento a fiato dai lunghi tubi, autoprodotto dal dronante compositore tedesco).
Che sbuffa discreto e si armonizza e stratifica in modalità Just Intonation con Shruti-Box (un piccolo mantice che genera bordoni), sax tenore, qualche bava di delay e una anche essa piccina, fisarmonica Hohner restaurata/manipolata.
Minimalismo onirico e dialogante, senza frenesia in movimento, di sospensione/rarefazione, che si accende magica di rituali danze, l’attraversar confini, non mette paura alcuna.
Uno stupore incantatorio che ti avvolge senza offesa e con dolcezza, stringe.
Voto: 8
Marco Carcasi
