(Artetra 2020)
Composto come una serie di vignette che si affacciano su un mondo sempre più antropico, il lavoro di German Army rende omaggio a un’estetica lo-fi fedele ai nastri e a quella cultura. Esce originariamente su cassetta, infatti: e il suono è fatto di microsolchi, e le tracce sono overdub magnetici di situazioni musicali diverse. Il lavoro è “un collage ritmico che cerca di documentare ciò che si trova interessante nel mondo”. E’ una composizione tutto sommato semplice, proprio per questo efficace: i collage non sono facili da fare, bisogna essere capaci di incastrare tutti i pezzi in modo tale che stiano bene assieme. E così è: ascoltiamo per esempio Groundwater Mining, in cui un tic-toc industriale abbraccia una melodia metallofona e orientaleggiante, oppure Healthy Dose of che fa suonare una cornamusa in tempo più dispari che pari.
L’ascolto complessivo di queste vignette a bassa fedeltà e ad atmosfere diverse smorzano la logicità musicale; sembra, a un certo punto, di compiere un viaggio lisergico…
Voto: 7
Gianni Zen