(Humbler 2018)
Il precedente “Song Cycle” del 2015, nell’ambito di
una pratica impro detritica ma non casuale, si era segnalato come una
delle migliori uscite di quell’anno.
Questo “Light From Another Light” propone oggi, attraverso tre diversi live
ripresi negli ultimi due anni, un corpo strumentale lievemente
modificato. Il set percussivo di Jacob Felix Heule par ora
un vero e proprio drum kit mentre la voce (protagonista in
precedenza) di Danishta Rivero (a rimestar pur con granaglie
di elettronica) perde centralità, trattata e trasfigurata su
parametri da ambient infranta. Un suono maggiormente robusto
(primo e terzo live), che in termini di rarefatta magia perde
parecchio. Niente loop misterici etno/performativi come se fossimo
a Bali, ne spunta fuori una logica da palestra, che se la smazza in
allenamento fra pozze di noise disidratato, qualche tesa stasi,
ronzamenti citofonici e sbattimenti ritmici.
Su tutto, la disturbata meditazione ticchettante come geiger del secondo set.
A capirci, è un suono selvatico che non s’ingabbia
questo. Cataloga come: Movimento e sua documentazione.
Voto: 7
Marco Carcasi