Elliot Cole ‘Nightflower’

(Long Echo Records 2019)


Definito dalla critica come un ‘carismatico bardo contemporaneo’ per le sue performance con i Roomful of Teeth, Elliot Cole è anche un interessante e affermato compositore, famoso soprattutto per la sua musica per percussioni, eseguita dai maggiori ensemble di musica contemporanea, e per aver sviluppato originali metodi compositivi basati su complessi programmi sviluppati al computer. Di tali metodi si avverte una traccia soprattutto, a mio avviso, nell’andamento rarefatto, apparentemente aleatorio ma tutt’altro che disordinato, di Facets, per piano solo, e nei rigorosi incastri ritmici di Flowerpot Music, per percussioni. Maggiormente intuitivi appaiono invece i due introspettivi, quasi rapsodici notturni per pianoforte, i>Corners/Flowers, e soprattutto i quattro movimenti di Bloom, per violoncello, clarinetto, pianoforte, chitarra e percussioni, in cui temi estremamente cantabili e inserti ritmici danzanti si susseguono e si intrecciano con estrema fluidità. Il brano è rimarchevole anche per il raffinato ordito contrappuntistico e per la cangianti combinazioni timbriche. Un ottimo Cd di esordio, questo di Elliot Cole, per l’etichetta da lui stesso fondata, la Long Echo Records, di cui speriamo di avere presto nuovi, e altrettanto intriganti, progetti discografici.

Voto: 7

Filippo Focosi

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