Ottone Pesante ‘Apocalips’

 

(B.R.ASS 2018)


Gli Ottone Pesante tornano sul luogo del delitto e continunao a martellare con veemenza e crudeltà le orecchie degli ascolatori.
“Apocalips” è il secondo disco del trio, a due anni dall’ottimo “Brassphemy set in stone”, in questo caso con degli ospiti illustri e preziosi, come Travis Ryan (cantante dei californiani death metalCattle Decapitation) nella malefica e martellante The fifth trumpet. Quersto secondo lavoro è dedicato alle sette trombe che nell’Apocalisse annunciano catastrofi, sofferenze e morte per gli abitanti dell’intero mondo conosciuto, quindi se siete superstiziosi evitate questo disco, altrimenti fate tutti gli scongiuri del caso.
Io da ateo, e maledettamente materialista, me lo godo con le sue inerpicate e i cambi di tempo tra momenti di jazz-core estremo Bleeding moon, gli sconfinamenti tra hc e prog (Seven scourges), in linea con il sound di Bologna Violenta, e l’epica della tirata Doom mood.
Con questo lavoro gli OP hanno fatto un’ulteriore lavoro di avvicinamento tra jazz e metal, trovando un sound che non risenta eccessivamente di nessuno dei due generi, ma creando qualcosa di altro, affascinante e… malefico!!!

Voto: 8

Vittorio Lannutti

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