(Ants 2020)
Materiali registrati su nastro fra il 1984 e il 1986 dallo sperimentatore britannico John White (lo trovate sul principio dei settanta nell’esperienza Scratch Orchestra e più vicino ai nostri tempi, nel trio Livebatts!).
Siamo alle prese con un’elettronica, spesso casalinga in sgrano, ironica e surreale, intruppata di quel genio che non si lascia incasellare con facilità.
Dove, fra un primitivo videogioco che canta, un macchinario in crash, una pista da ballo discreta, tra figurazioni sudamericane, spaziature ambientali e spippolamenti astral/sinfonici, si ottiene un bel mazzo di coloratissime figure, stranianti e minimali, ben distanti dai toni grigi della ricerca accademica.
L’allargarsi di un sorriso, non è materia spesso contemplata.
Tanta roba, bella magra ed a suo modo, stilosissima sul serio.
Voto: 8,5
Marco Carcasi