(Felte 2018)
Quartetto di Los Angeles frutto dell’ingegno del fotografo e artista visuale Jeff Friborg (anche negli psych-kraut Froth), i Numb.er, viaggian in tutto e per tutto, immersi in atmosfere post-punk/shoegaze.
Che di volta in volta si fan battenti (Numerical Depression, Again), sporcate di influssi western (Father), parlando lingua in penzolo tra Cure / Joy Division / Red Temple Spirits (A Memory Stained), che in altri frangenti, s’invola su battiti digitali e riallaccia a plasticate drammatiche intrise di handclapping di drum machine (We Hide).
Uno sguardo ad uno ieri potenziato in studio nell’oggi.
Nel frattempo se ne son andati in giro per L’Europa in compagnia dei non dissimili A Place To Bury Strangers.
Un suono classico e intramontabile, il problema è non aver più vent’anni.
Se sospirar di malinconica rabbia è il vostro hobby, siete nel posto giusto.
Voto: 6
Marco Carcasi