(Cold Blue 2019)
Strumento perlopiù utilizzato nelle orchestra, nei complessi cameristici e occasionalmente nel rock per la sonorità inusuale ed esotica, la celesta è invece portata in primo piano in questa prova solistica di Michael Jon Fink, autore ed esecutore di 12 brevi composizioni per il suddetto strumento a tastiera. Linee melodiche fragili, costruite su poche note separate da studiati silenzi, dipingono paesaggi sonori eterei, sospesi, di incantato lirismo talora venato di nostalgia. L’impressione di naiveté che se ne ricava è frutto dell’esperta mano di Fink, che si muove sulla falsariga di un’estetica della sottrazione, da lui declinata con eleganza formale, regalandoci brani raccolti, notturni, che gettano una luce soffusa sull’animo di chi saprà porsi con essi in intimo ascolto.
Voto: 7
Filippo Focosi