(Aut Records 2018)
L’alto sassofonista e compositore Roger Rota firma gli undici brani che l’ottetto da lui guidato propone per questo CD di Aut Records (che si segnala anche per il contributo alla grafica della copertina dell’altrimenti pianista Nicola Guazzaloca). Con lui suonano Francesco Chiapperini (alto, clarinetto e clarinetto basso), Andrea Ferrari (sax baritono e clarinetto basso), Andrea Baronchelli (trombone), Eloisa Manera (violino), Alberto Zanini (chitarra), Roberto Frassini Moneta (basso) e Filippo Sala (batteria). La chitarra di Zanini introduce Cordes, prima di lasciar campo ai fiati che imprimono dinamismo al brano fino alla sospensione meditativa proposta dal violino e al successivo ritorno dell’ensemble dei fiati. Apre con echi d’avanguardia novecentesca, per poi proporre una melodia orientaleggiante, Nine, uno dei brani più riusciti: oscilla tra la tentazione bandistica e l’avanguardia, con assoli dalle diverse tonalità espressive di chitarra, sax e violino. Star è eterea, suggerente, quasi psichedelica; minimalistica, dipinge soffusi spazi cosmici coordinando bene i disegni melodici dei diversi strumenti. Two riprende la tentazione bandistica, mentre India Trio apre al rock in modo forse un po’ troppo roboante (ma ci sta) e Fro Be Ach ci riporta, a tratti, in oriente, un oriente solo accennato ed amalgamato con una cadenza cameristica (convincenti gli assoli di sax e violino). Ten e Eleven continuano a dare i numeri, il primo con un’ossessione ritmica che sostiene accenni ancora orientaleggianti, il secondo delicatamente generando distese atmosfere nostalgiche.
Liturgic-Lale è apprezzabile in particolare per l’ariosa melodia iniziale del violino sul sostegno dei fiati (in realtà, la cifra timbrica caratteristica di tutto l’album), ma poi si perde un po’ in un evitabile sviluppo quasi reggaeggiante. Cose preziose ha una malinconica esposizione tematica limpida e convincente. Il resto passa e va. Conclude Gidambaa in cui sull’incalzante riff di basso e trombone si staglia il tema degli strumenti nei registri alti e poi vengono proposti gli assoli. Un buon brano per presentare i musicisti a fine concerto.
Voto: 7
Alessandro Bertinetto