(Off 2022)
I belgi Baby Fire con “Grace” pubblicano il loro secondo disco sulla lunga distanza. Il gruppo è una sorta di protesi della chitarrista e cantantate Dominique Van Cappellen-Waldock, che, insieme a Lucile Beauvais alla chitara, alle tastiere e ai cori e a Cécile Gonay al basso, al violino e ai cori, per questa esperienza si è fatta accompagnare da alcuni osipiti illustri come l’ex voce dei The Ex G.W. Sok, Eve Libertine dei Crass e Mike Moya dei Godspeed You! Black Emperor.
Il sound del trio belga è un post rock con tendenze liriche ed epiche, la presenza di Moya nella title-track è funzionale proprio a rendere il brano più lento e a dilatarlo in modo vibrante in un blues crepuscolare e avvolgente.
La presenza di Sok in Love, invece, contribuisce a rendere più strutturale la ballata con un controcanto secco e complementare all’economia del brano. Tuttavia, gran parte del brani hanno una struttura orchestrale ed epica che evoca gli Swans, tanto in This is Love Song, quanto nella lenta e tesa Sing in Brightness, dove la grevità della voce si avvicina alle vette toccate da Jarboree.
Da notare poi che se Like William Blake è un intrigante e coinvolgente post-punk circolare della prima ora, con Dance il trio si sposta decisamente verso sonorità più propriamente punk.
Lirici, epici ed immediati al tempo stesso i Baby Fire dimostrano di essere un gruppo completo.
Voto: 8