Paolo Davoli, già approdato sulle sponde digitali di Kathodik, ritorna con questo bel volume, curato insieme a Gabriele Fantuzzi, dove riprende in “forbici e citazioni” il movimento Punk delle origini ‘77, per rileggerlo e riattualizzarlo in chiave contemporanea a futura memoria.
Attraverso un riuscito collage di immagini, foto, citazioni, prefato da Federico Montanari, assemblato da Sara Vezzardini ai disegni e alle illustrazioni, Federico Strozzi ai collage tipografici, Letizia Rustichelli all’editing e alle traduzioni, Davoli e Fantuzzi raccontano gli eventi rilevanti, mappano i luoghi e fanno dialogare con il lettore i nomi “leggendari” del punk inglese e americano del ‘77 e dintorni. Tra i presenti troviamo Alan Vega, Richard Hell, Roberta Bayley, Malcom McLaren, Vivienne Westwood, Caroline Coon, Cosey Fanni Tutti, Winston Smith, Raymond Pettibon, praticamente chi ha fatto cosa e perché in ogni campo della creazione artistica totale, musica, fotografia, arte, moda, impegno politico e possibilità di libera espressione personale attraverso tre accordi e tantissimi dischi.
Davoli e Fantuzzi mostrano come sia possibile pensare il punk non solo una sorta di “blocco compatto” fruibile dal punto di vista musicale, un “ritaglio di spazio-tempo”, ma anzi e necessariamente come un prisma che emana una luce concettuale multiforme, e in continuo divenire a seconda di come lo si approccia creativamente, senza nessun giudizio preconfezionato.
Per riprendere le parole di Giovanni Catellani dalla postfazione: “Dal caos del punk, testimoniato in modo esemplare nel collage di questo volume, sono nate le possibilità legate al DIY, ad un nuovo modo di vivere e creare, è nato un nuovo processo di soggettivazione declinato a partire dal “posso farlo anche io”. Processo inesauribile e in continuo divenire: ecco perché non si può sostenere che c’è un “divenire punk” che non è legato solo al ‘77 e a quegli anni”. Più chiaro di così…
Paolo Davoli e Gabriele Fantuzzi (a cura di), Naked Punk. L’ultima accelerazione del ‘900 messa a nudo, Reggio Emilia, Rizosfera, 2023