(Industrial Ölocaust Recordings 2024)
Il duo formato da Alessandro Barbanera e Gianluca Ceccarini esordisce con questo album, arrivatomi in una splendida confezione a cassetta, che intriga per la fattura e per la capacità evocativa. Continuo lo studio e nelle note leggo che ‘Kula è una cerimonia rituale di scambio di doni praticato dalle popolazioni delle isole Trobiand, nell’oceano Pacifico. L’album si ispira a questo rituale, seguendo il medesimo moto circolare: un viaggio immersivo dalla notte all’alba, mettendo in dialogo elementi etnici ed elettronici, connettendo organicamente mondo ancestrale e mondo moderno’. Da qui apro i padiglioni auricolari e mi immergo nell’ascolto: via il primo Rito Illusioni, tribale crescendo ritmato che apre al viaggio mentale a cui mi sto accingendo, arriva il secondo brano Hypnos che crea una stasi percettiva ed evocativa, fino alla conclusione di Stella del mattino/Risveglio, con la placida nenia di coro in loop che prima lascia il posto a “rumori” ambientali che si disperdono gradualmente nell’orizzonte di suono, poi ritorna per giudare l’ascoltatore alla fine del viaggio.
Voto: 7,5/10