Pinhdar ‘A Sparkle On The Dark Water’

(Fruits de Mer 2024)

Un’intima riflessione sul significato dell’esistenza, alla luce delle direzioni che sta prendendo il genere umano e considerando come il nostro pianeta stia sprofondando è alla base dei testi del secondo lavoro del duo milanese.
La cantante Cecilia Miradoli e il chitarrista/produttore Max Tarenzi, a tre anni dal loro esordio, prodotto da Howie B, anche in quest’ultimo lavoro vantano la collaborazione con un altro grande nome del rock internazionale. Si tratta di James Johnston pittore e musicista londinese, fondatore degli ottimi Gallon Drunk, che ha lavorato con Nick Cave and The Bad Seeds, Lydia Lunch, Faust, Ulan Bator ed attualmente è in tour con PJ Harvey, che ha fatto loro l’omaggio di un suo quadro, che il duo ha utilizzato come copertina.
Le coordinate musicali del duo sono trip hop, dream pop, dark wave ed elettronica, con la voce di Miradoli non più sola in primo piano, ma immersa in onirici paesaggi sonori disegnati da chitarre e synth.
Il duo milanese regala emozioni particolari con brani come Abysses, evocativo e con sonorità larghe, Frozen Roses una miscela ben riuscita di elettronica e post-rock e Murderers Of A Dying God, che trasmette con la sua grevità un grande senso di distopia.
Lavoro avvolgente e totalizzante.

Voto: 7,5/10

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