(Flying Robert Music, 2024)
Un riuscito omaggio alla musica dei Led Zeppellin, tra rock, jazz, musica elettronica e tanto altro, questo in sintesi quello che c’è in questa incisione di tre musicsiti italiani che non stanno tanto a rispettare gli steccati fra i generi, presi in un momento di energia creativa, ispirati sì dalla mitica band, ma in fondo a dare un’immagine di sè stessi.
Il sassofonista Francesco Bearzatti, al clarinetto, xaphone, e tastiere, Danilo Gallo al basso elettrico, al basso a due corde degli Urali, alla chitarra e allo stylophone e Marco Tamborrino alla batteria, glockenspiel e chitarra passano in rassegna brani celebri quali Starway to Heaven o Whole Lotta Love, ma la cosa più interessante ovviamente è il come riescano a canalizzare l’energia di quella incisione in qualcosa di nuovo, “post atomico” o forse post covid, ed a trasmettere un messaggio di molto interesse anche a chi con quei famosi brani ci ha fatto la colonna sonora dell’adolescenza in poi.
La forte personalità dei tre evita la clonazione, che è il pericolo più forte di fronte ad una tale impresa.
Non resta che applaudirli e lasciarsi andare ad un ascolto che sembra breve ma intenso, come per tutte quelle incisioni spuntate da un colpo di genio, pur se fatte in studio con tanto lavoro dei tecnici del suono (che nemmeno si nota).
Voto 9/10