(Neurot/Supernatural Cat 2024)
Gli Ufomammut ripartono, dopo la parentesi del Covid, più massici, fragorosi e potenti che mai. Con il cambio del batterista (è andato via il membro originario Vita sostituito dall’ottimo Levre), il trio inizia questo nuovo lavoro con il ripescaggio dall’EP precedente di Crookhead, allungata e resa maggiormente potente, con aperture dal sapore di doom neurosisiano e cambi di registro stilistico, con la tensione che domina per tutti i quasi undici minuti.
L’uno due Kismet–Spindher è denso di epicità ed evocatività, nel primo di questi due brani l’aggrevità sembra la stessa di quella dei Tool, con una coda finale psichedelica dei primi ‘70, nel secondo, invece, il finale è in progressiva velocità.
Con Mausoleum gli Ufomammut esprimono al meglio la loro capacità di evolvere il sound in modo dialettico, progredendo in potenza e vigore, discorso simile si può fare con Leeched, mentre in Spoulost il trio si lascia andare ad una struggente soffusa ballata folk-metal. Ottimo lavoro per il trio che pubblica per la Neurot.
Voto: 8,5/10