(Discus Music 2024)
Un esteso atmosferico soundscape esprime il bisogno, la necessità, l’impellenza di trovarsi musicalmente dopo le ristrettezze imposte dal lockdown. Registrato il 17 luglio 2021, a Airedale nello Yokshire, il secondo episodio dell’incontro tra Shiver (il chitarrista Chris Sharkey, il bassista Andy Champion e il batterista Joost Hendrickx) con Matthew Bourne (impegnato al piano e al moog) offre agli ascoltatori un esteso viaggio psichedelico-improvvisativo. Il flusso del basso scandisce le articolazioni fondamentali su cui elaborano i loro contributi una batteria talvolta, per così dire, schizzata, un pianoforte esplorativo e consapevolmente protagonista, una chitarra generalmente timida, ma all’occasione foriera di accattivanti sviluppi solistici, pregevoli anche per la ricerca sonora (come in un episodio della lunga Cactus & Roulette). Melodie aperte e ariose introducono momenti più convulsi e intensi, in una chimica in cui l’amalgama del gruppo resta sempre in primo piano e l’andamento è marcatamente lento. Il che emana un senso di consapevole profondità.
Nel complesso è un buon lavoro; ma a volte le trame sonore si dilungano forse un po’ troppo, senza apportare contributi eccessivamente rilevanti a quanto accade musicalmente – e insistendo nello sviluppo faticoso e torvo di una sorta di ineluttabile epopea epica che sembra non dare alcuna via di scampo (Chromakode). Probabilmente a voler essere comunicato è, in questi casi, proprio il senso dell’attesa che qualcosa succeda, senza che questo poi accada: il riempimento saturo, carico, pesante dello spazio musicale manifesta un destinale vuoto di senso. Senza dubbio, se così è, il compito è ben svolto.
Voto: 7/10