(Fire/Goodfellas 2024)
La Fire record continua a ripubblicare in vinile i dischi dei Royal Trux. Dopo “Twin Infinitives” del 1988, questa è la volta di “Hand of Glory” del 1989 e di “Untitled” del 1992.
I RT erano capeggiati da Neil Hagerty e Jennifer Herrema, che hanno incarnato più di altri l’archetipo dei rocker sbandati, blues e profondamente tossici. Infognati con l’eroina molto più dei Velvet Underground e dei Rolling Stones dei ’70, a differenza di questi ultimi non si sono emancipati da quello stile di vita, che è diventato anche un mood da professionisti.
Il primo di questi due dischi, “Hand of Glory”, pare che sia stato registrato in diversi momenti tra il 1985 e il 1989, ma pubblicato nel 2002. Si tratta prevalentemente di jam session che il gruppo avrebbe fatto in diversi momenti con lunghe session, una delle quali dedicata a ‘sua maestà tossicodipendenza e arte’ William Burroughs. Le tracce dunque sono molto sperimentali e se da un lato evocano ‘Trout Mask Replica’ di Captain Beefheart and his Magic Band, dall’altro è stato talmente sperimentale e intrigante che ha influenzato gruppi come Sonic Youth, Pavement, Black Keys e Kurt Cobain.
“Unitled” è stato il terzo album del duo, che ha definitivamente consolidato il lo-fi, preferendo scrollarsi di dosso gli eccessi noise, ma non di eroina, per esprimersi con un rock’n’roll meno porco e un rock-blues spesso più scarnificato. Il blues presente in queste otto tracce è spesso essenziale, eletroacustico, con pochi momenti in acido, riservati alle sole Air e Lightining Boxer.
Tuttavia, non mancano gli alti e bassi propri del tossicume che li pervadeva, ascoltare per credere Blood Flowers e la vibrante Sometimes.
Voto: 8/10 e 8/10