(Patois Records 2016) Il trombonista Wayne Wallace e il percussionista Michael Spiro guidano un nutrito gruppo di esperti musicisti in un viaggio che ripercorre le vie dell’incontro tra l’Africa e l’America caraibica, che non è altro che l’America caraibica stessa. I primi brani, anche nella riproposizione di uno standard jazz classico come Stardust (El Encanto), […]
Archivio Autore: Alessandro Bertinetto
(Bruit 2015) Il clarinetto di Hans Koch, la fisarmonica di Jonas Kocher e l’elettronica di Gaudenz Badrutt propongono una mezzora d’intensa e minimale improvvisazione sperimentale, dedita all’esplorazione di attimi e atmosfere sonore spesso ruvide e aspre, mai troppo ospitali, e, forse anche per questo capaci di tenere alta la tensione dell’ascoltatore. Il legame con la […]
(Tum Records 2015) Monotonia nordica in salsa religiosa. Così si potrebbe caratterizzare la musica proposta da Juhani Aaltonen (sassofoni, flauto) e Iro Haarla (piano, arpa, chen e percussioni). Le composizioni di Iro Haarla sono spazi sonori di solito modellati da accordi e arpeggi su cui Aaltonen distende i suoi soli in stile (spesso) coltraniano. Questo […]
(Aut Records 2015) Essendoci lo zampino di Bob Meanza (tastiere, elettronica) non dubitavo della qualità di questo lavoro, e come previsto non mi ha deluso. Composizioni robuste, che giocano sull’alternanza tra ripetizioni di pattern, su cui il sax di Vicent Doménech, la chitarra elettrica (a volte decisamente metal, altre più sofisticata, ma sempre decisa) di […]
(Aut 2015) Matteo Tundo (chitarra) ci offre un album molto interessante (una sorta di concept album mi verrebbe da dire), messo su insieme a musicisti di valore: spiccano i fiati di Piero Bittolo Bon e gli archi di Emanuele Parrini. Si tratta di composizioni originali (eccetto Twelve Tone. Tune Two di Bill Evans), che alternano […]
(Intakt 2016) Insieme a Eric Revis (basso) e a Gerard Cleaver (batteria), il giovane pianista cubano, oggi residente a Brooklin Aruán Ortiz, presenta una nuova brillante edizione del classico trio jazz piano, basso, batteria. Il jazz dei maestri (Ornette Coleman e Thelonious Monk sono presenti nl CD con due brani: Open & Close: The Sphynx […]
(Schraum 2015) Non mi è facile comprendere perché presentare al pubblico pezzi di pezzi. È come se l’architetto invece di una casa ci vendesse solo i mattoni. Eppure l’inizio, con Apercu, lascerebbe ben sperare, perché qui c’è un’interessante idea di intensificazione cui mette fine un’inevitabile interruzione. Alcune idee poi sono buone. I suoni ci sono, […]
(Karlrecords 2015) La composizione di Rheinhold Friedl, che riprende l’omaggio a Iannis Xenakis cominciato con Xenakis (a)live del 2007, è qui eseguita live dai grattatori di cielo (gli Zeitkratzer): un’orchestra da camera “amplificata”, attiva a Berlino. La musica è sperimentale, sperimentalmente noise; i paesaggi sonori che vengono attraversati non sono ospitali, ma graffianti (non poteva […]
(Karlrecords 2015) Gli Zeitkratzer, qui integrati dalla voce sciamanica (a volte gutturale, a volte ansimante) di Keiji Haino, eseguono la celebre, estremamente ardita, composizione di Karlheinz Stockhausen del 1968. Una performance intensa, ricca di tensioni (sono spesso i tessuti timbrici e gli spostamenti microtonali a generarle), che evoca riti ancestrali, abissi senza fondo, sinistre sensazioni […]
(Ravello 2015) L’orchestra da camera dell’Università dell’Illinois esegue il sequel de ‘L’histoire du soldat’ di Strawinsky, nei cui confronti Stephenson non nasconde un evidente debito estetico. La musica viene ripresa da dove il compositore russo l’aveva lasciata: un assolo di percussioni. Sebbene non spicchi per originalità, è un lavoro di cui si apprezza la scrittura […]