(Frame 2006) Non l’avrei mai immaginato. Che uno dei dischi più stimolanti ascoltati sin qui in quest’inizio di 2006 sarebbe stato di provenienza italica. Che sarebbe uscito per la minuscola e neonata Frame Records. Che avrebbe avuto la consistenza materica di un minicd-r. Che avrebbe contenuto solo una ventina di, preziosi, minuti di […]
Archivio Autore: Alfio Castorina
(Kranky/Wide, 2005) Lichens è il moniker dietro al quale opera Robert Lowe, già bassista e cantante nei 90 Day Men, adesso al suo esordio in solitudine. Dimenticate l’art-rock post-punk del gruppo madre perchè qui non ce n’è traccia alcuna. Coerente con lo stile a cui la Kranky, che pubblica il disco, ci ha […]
(Pax Recordings 2005) Uno sputo in faccia. Contro di te, società del consumo indotto. Contro di te, società della tv per decerebrati. Contro di te, società del cibo spazzatura. Ma non prendertela, si tratta di uno sputo pieno di amore, forse solo la stizza di un momento. Vedrai che passa presto. In fondo ti […]
(Kranky/Wide 2005) Scrivendo di “It’s a game” di Edith Frost, mi lamentavo della mancanza recente di cantautorato indie al femminile ed ecco che mi ritovo tra le mani quest’altro disco, senza contare la fresca uscita di “The Greatest” di Cat Power. Dawn Smithson è stata parte dei Jessamine con le loro contaminazioni kraute e […]
(Type/Wide 2005) Si era parlato abbastanza di questo trio di ragazze svedesi in occasione della loro partecipazione al Sonar 2005, grazie anche all’impatto del lato visuale, a base di installazioni video e lightshows, delle loro esibizioni dal vivo, che in molti riferiscono essere notevole. Del resto basta dare una sbirciatina al loro […]
(Drag City/Wide, 2005) Si sentiva proprio l’esigenza di un disco all’insegna del cantautorato indie femminile e per fortuna ci pensa questo delizioso lavoro di Edith Frost, originaria di San Antonio (Texas), in passato in compagnia di alcuni dei maggiori protagonisti della scena avant-rock quali Gastr Del Sol, Eleventh Dream Day, Sea And Cake e […]
(Mutablemusic, 2005) È strano come la voce umana, non-strumento e proiezione dell’io, sia anche in grado di produrre alcuni dei risultati musicali più fortemente alieni e ostici. Mi sono appena imbattuto nel disco di Yuko Neuxs con i suoi scarsamente sostenibili vocalizzi infantil-elettronici ed ecco che mi ritrovo tra le mani questo cd di Thomas […]
(Mutablemusic, 2005) Immaginate un lurido Jazz club in un qualche angolo malfamato di una città come New York. L’orario di chiusura è stato sforato già da un bel po’, una donna del personale passa svogliatamente uno straccio per terra, qualcuno si attarda ad un tavolo con l’ultimo sorso di whisky ancora da consumare, mentre residui […]
(For 4 Ears, 2005) Pare proprio essere un bel momento per l’elettroacustica improvvisata se al recente capolavoro “Clouds” di Fennesz/Rowe/Ambarchi/Nakamura accostiamo questo splendido disco del percussionista svizzero Gunter Muller affiancato dal sound artist australiano Philip Samartzis a dal duo Voice Crack, qui in una delle loro ultime apparizioni in coppia. Musica in cinemascope: […]
(Sonore 2005) È bene dirlo subito: bisogna avvicinarsi a questo disco con estrema cautela. Il rischio è quello di uscirne leggermente frastornati, magari ritrovarsi con gli attributi ruotati di 180 gradi. La cosa bella è che una volta importato l’album sull’iPod (ah, cosa bisogna fare per trovare il tempo da dedicare alla musica di […]