(Autoproduzione/Dixlexiqa 2005) Risale a quattro anni fa l’esordio dei milanesi Jerrinez, rock energico e viscerale coinquilino a lievi introspezioni post. Testi rivolti al disagio e ai vizi e mali del nostro tempo; Motel Singapore nasce sporco in qualche periferia di metropoli industriale, parla di prostitute, fame e guerra e soprattutto mette in allerta in quanto […]
Archivio Autore: Andrea Bontempo
(Unhip Records 2005) Continua a regalarci notevoli soddisfazioni la bolognese Unhip partorendo questo primo full-lenght per il trio torinese, che riesce a collezionare ed infilare nove frecce punk-funk d’inaudita freschezza e dinamicità. I Disco Drive pur mantenendo un contatto stretto e costante con la ‘cassa dritta’ dimostrano buone doti contaminative (passatemi il termine credo inesistente) […]
(Seahorse Recordings/Goodfellas 2004) Moopo è un cantautore italo-canadese e questo è il suo disco d’esordio, senza troppe pretese, suonato e scritto dal sopra citato, con l’aiuto di Paolo Messere (già nei Blessed Chil Opera), che qui si cimenta polistrumentista versatile e camaleontico. Un totale di tredici pezzi (forse troppi), molti dei quali appaiono sottotono, ingessati […]
(Eclectic Circus Records 2004) E’ un piccolo bignami di musica italiana anni ’90 più o meno conosciuta, questo disco d’esordio degli emiliani CVD: questa la sensazione dopo ripetuti ascolti di Test Di Resistenza All’Onda D’Urto. Non un semplice lavoro di pachtwork nel tentativo d’ assemblare differenti parti di scenario musicale, ma un coeso lavoro stretto […]
(autoproduzione 2004) Ep d’esordio al fulmincotone per questi cinque ragazzi veneti e con alle spalle l’ascolto di At the drive-in, dai quali prendono le mosse per ridisegnare le loro personalissime parabole emo-core; arricchendole con tastiere suonate a mò di organo diciamo ‘sfiatato’, come in under coppers of the chestnut tree in cui ombre tenebrose sfidano […]
(Fratto 9 Under the Sky/Zahr 2004) Una volta (tranquilli non è una favola) dopo un concerto in cui s’erano gagliardamente esibiti i Mogwai, sentì dire ad uno spettatore rimasto folgorato dal suono: “Non sono restati perchè dovevano prendere l’astronave per Marte!!!”. Questo aneddoto per dire che ascoltando ‘Kiss The Light Goodbye’, di presenze marziane ed […]
(Unhip Records/Deep Elm 2005) Dopo ‘Dance A While Upset’ (Deep Elm 2003) opera prima del quintetto emiliano, arriva il secondo attesissimo capitolo della saga Settlefish, struggente più del precedente, con un sound magari meno spigoloso, ma inscritto in una forte intenzione di dare all’album una visione globale, per un ascolto senza intervalli ne pause; episodi […]
(Madcap Collective/Goodfellas 2005) Meno di due anni fa ‘All My Senses Are Senseless Today’ aveva catalizzato l‘attenzione sui Franklin Delano, debutto felice trainato anche dal fenomeno Calexico; immerso completamente nella mistica atmosfera arida del deserto, riuscì a raccontare con occhi distanti, un immaginario suggestivo e aderente agli schemi di un folk americano molto dilatato nei […]
(Sound Virus 2004) La Sound Virus dopo averci deliziato con uscite eccellenti del calibro di Liars, Death From Above, The Blood Brother, si decide a licenziare questo full-length di debutto per questi cinque baldi giovani yankee alle prese con un album eclettico, stranito ed alienante. Costruito tutto intorno all’idea di mutazione frenetica di ritmo all’interno […]
(Minerva Records/Goodfellas 2004) Vengono dalla capitale i Blueprint, con questo ‘Hello Jesus’ collezionano il loro terzo disco e ci invitano ad entrare in un mondo bucolico ed onirico; la copertina, in perfetto stile: sono in pace con il mondo, richiama diapositive d’infanzia in armonia con i colori del cielo al tramonto, un cavallino giocattolo, una […]