(Da Vinci Classics 2019) Ci sono alcuni compositori le cui opere possiedono una universalità di linguaggio tale che si prestano a molteplici e diverse rivisitazioni, le quali aggiungono nuove sfumature espressive al già ricco contenuto originale delle stesse. Uno di questi autori è J.S. Bach. Un altro è il brasiliano Heitor Villa-Lobos, che non a […]
Archivio Autore: Filippo Focosi
(Stradivarius 2019) ‘Il paese degli uomini integri’ è il titolo dell’opera scritta nel 2017 dal compositore italiano Fausto Sebastiani, su testi di Sandro Cappelletto, che è la voce narrante in questa registrazione che vede protagonisti anche la soprano Marta Vulpi, il quartetto di sassofoni Apeiron Sax Quartet, e i percussionisti dell’Aura Ensemble. L’opera (della durata […]
(Da Vinci Classics 2019) È sempre interessante vedere come strumenti che vantano una tradizione antica – e prevalentemente legata a contesti religiosi – come l’organo, trovino posto nelle composizioni di un autore contemporaneo. Consapevole del fascino ma anche del rischio di questa sfida, Marco Nodari, compositore italiano classe 1969, decide saggiamente di porsi a metà […]
(Da Vinci Classics 2019) Il compositore ultracentenario (essendo nato nel 1917) Julien-Francois Zbinden è il protagonista di questo interessante CD della Da Vinci Classics, attraverso una rappresentativa selezione di lavori cameristici, alcuni dei quali sono il frutto di una riduzione di brani originariamente scritti per strumento solista e orchestra. Lo stile di Zbinden è solitamente […]
(Stradivarius 2019) Secondo il filosofo americano Jerrold Levinson, parte del piacere che si prova nell’ascoltare un brano musicale sta nell’immaginare – quando non sia possibile ammirare dal vivo – i gesti dei musicisti intenti a eseguire un certo brano; i quali gesti possiedono un fascino particolare e diversificato, a seconda dello strumento a cui si […]
(Da Vinci Classics 2019) Ci sono diversi modi di essere minimalisti. Uno è quello praticato, negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, dai vari Reich, Glass, Riley, i quali puntavano su processi additivi o di sfasamento graduali al fine di pervenire a stati di trance o di immersione psico-fisica in paesaggi sonori ideali. Un […]
(Navona Records 2019) Questa nuova raccolta di lavori cameristici di Elliott Miles McKinley, di nuovo licenziata dalla Navona Records, ci fornisce una ulteriore conferma delle molteplici qualità del compositore americano. Si inizia con un quintetto di ottoni, Six Movements for Brass Quintet (2015), eseguito dal New York Festival Brass Quintet: ciascun episodio/movimento possiede un carattere […]
(Navona Records 2019) Se volessimo trovare dei punti di contatto tra le opere cameristiche contenute in questa bella miscellanea licenziata dalla Navona Records, potremmo sottolineare il sapiente artigianato compositivo, la capacità di costruire percorsi musicali espressivi e formalmente appaganti, senza cedere a smanie virtuosistiche o a eccessi intellettualistici. Ciò è particolarmente evidente nei due brani […]
(Navona Records 2019) Commissionati da alcuni tra i più importanti ensemble d’archi britannici, come il Maggini Quartet e lo Smith Quartet, questi tre quartetti d’archi ci offrono un significativo spaccato dell’evoluzione stilistica della compositrice inglese di origine giamaicana Eleanor Alberga, la quale è anche un’affermata pianista che ha registrato, tra l’altro, una importante serie di […]
(Big Round Records 2019) Già apprezzato pianista jazz, il canadese David Haney, classe 1955, si cimenta qui con la scrittura contemporanea, con un lavoro in otto movimenti dal suggestivo titolo ‘Birth of a City’. L’organico di musicisti impiegati suggerisce tuttavia l’ascendenza jazzistica del lavoro, essendo stato scritto per quartetto d’archi e quartetto “improvvisante”. Quest’ultimo comprende […]