(Snapsmusic 2009) Dopo la militanza nei Dirty Action, una delle prime band del punk italico ‘70, torna Johnny Grieco con la sua nuova autoproduzione. ‘Affanno d’artista’ omaggia in parte Piero Manzoni (citato anche esplicitamente in Artist’s Shit) e un certo sentire electro’n’roll che come padri nobili mescola Nirvana (coverizzati in Rape Me) e il duca […]
Archivio Autore: Marco Braggion
(Rai Trade 2009) Terza prova per il gruppo di Arezzo capitanato dalla vocalist Valentina Cidda. Non cambia molto la proposta dall’esordio del 2007: un electro wave che si tuffa nel melò dei Lali Puna (Drop By Drop, Shapeless Clocks), passando per qualche ballad acustico-shoegaze (You Save Me From Understanding More) dal vago sapore dark. In […]
(Interbeat 2009) Sembra che 30 anni non siano passati. Gli Ottanta a portata di mano con il nuovo disco di Tiziana Rivale: quelli di Comanchero, dei Gazebo, di People From Ibiza e di tutto quel pop romanticismo italo che ha infestato le menti e i cuori di milioni di persone, oggi perse in sogni affollati […]
(Caotic Records, 2009) Il patchanka rock dei Sine Frontera si inserisce nella tradizione post-Mano Negra che trova pure spunti nel folk irlandese e nel cantautorato italiano. Il loro quarto disco non si discosta dalle sonorità che li hanno resi un piccolo culto per gli amanti del sound reso pop da Manu Chao. Si viaggia dal […]
(Infecta/Unhip/La Tempesta/Venus 2009) Il disco della maturità in italiano per il trio composto da Appino, Ufo e Karim. Una bordata punk, nel senso etimologico della parola. Disco di immediatezza studiata e sconquassante, testi che, come dicono loro stessi nel comunicato stampa che accompagna l’uscita, sono “l’urlo più naturale che c’è quando ci si trova accerchiati […]
(Aucourant Records 2008) Il compositore turco Helvacioğlu ha un curriculum di tutto rispetto: collaborazioni con Elliot Sharp, Bang On A Can e molti altri personaggi dell’avanguardia contemporanea, partecipazioni a festival internazionali, menzioni su riviste importanti (All About Jazz ha inserito il suo precedente Altered Realities nella top 2007) e molto altro. Probabilmente sconosciuto al pubblico […]
(Annexia 2009) Il francesino da Tolosa si fa di glitchambientronica e spara un disco che ha nel suo DNA field recordings, suoni acustici di chitarre, violoncelli e pianoforti e una vena di melanconia che ci conduce ad una staticità mista a minimalismo (Lend Lende, Les Vagues), a declamazioni simil spoken con basi che zoppicano (A […]
(Accretions 2008) Un po’ di spacey jazz, un po’ di glitch e il ricordo di Nils Petter Molvær sono qui nell’ultima fatica di Santiago Latorre, ingegnere del suono e sassofonista spagnolo al suo debutto discografico. Il minimalismo di scuola nordica (in particolare alcune atmosfere ECM), qualche effetto di spazializzazione che crea poi echi e riverberi […]
(Rump Recordings 2009) Ollie Brown e Sam Britton dopo più di 10 anni (il loro progetto nasce infatti nel 95) si fanno remixare da nomi eccellenti. La loro proposta viaggia nell’electro-wonky e confina con il d’n’b misto al dubstep. E allora fai presto a collegarti con la pulsazione minimal di Frank Bretschneider della Raster Noton […]
(Valeot Records/Dense/Microsuoni 2009) Dopo l’analogico arriva il glitch anche per Vatagin. Il secondo album del jolly della Valeot (che suona il basso negli Slon e il violoncello con Werner Kitzmueller) è un miscuglio di ambient e fields sound rifiltrati con sporcizie e schegge (vedi il titolo) di minicrescendi sinusoidali che ricordano le onde di Sachiko […]