Archivio Autore: Marco Braggion

Caraibi Near ‘Niu Regghe Stail’

(Autoprodotto 2006) Dopo una militanza in vari gruppi reggae veneziani, Giallo Man si accosta dal 2005 ai Caraibi Near (già esistenti dal 2002). Il loro primo disco riesce a congiungere un cantato rocksteady con un reggae che ammica al pop. L’ascoltabilità non mina la qualità del prodotto: dallo ska di Alba e di Contour, al […]

Zurich Against Zurich ‘Tennis’

(Troglosound 2006) Il nuovo muro di suono degli Zurich Vs Zurich ritorna a disturbare le nostre orecchie e lo fa senza mediazioni: in otto minuti e sedici si estremizzano le frequenze, si tende al puro ritmo, al rumore che inebria, con canzoni velocissime, quasi non-canzoni (senza titolo), tutte costruite con un mare di noise dal […]

Telepathe ‘Farewell Forest’

(The Social Registry/SC Distribution/Wide 2005) Il duo newyorchese formato da Busy Gangnes (percussioni) e da Melissa Livaudais (chitarre) esce con questo EP di quattro tracce imbevuto di ricordi anni 80: dalle Cocteau Twins (soprattutto in The March) alla voce pre-noise di Siouxie. Il tutto è contornato da una ripetitività ossessiva alle percussioni, da chitarre in […]

One Starving Day ‘Broken Wings Lead Arms To The Sun’

(Planaria Recordings 2002) Il mondo degli One Starving Day è costituito da una semplice teoria di strati sonori che sovrapponendosi formano dei crescendo armonici un po’ alla vecchia moda Constellation. Già da Black Star Aeon si capisce la struttura delle loro canzoni: un violoncello (o in seguito chitarra effettata) che costruisce il basso continuo, in […]

Musica Per Bambini ‘M__sica’

(Betulla Records 2005) Musica demenziale elettronica, sparata a una velocità elevatissima e improvvisamente rallentata con inserti di voce ‘classica’: ecco in sintesi il suono di questo disco. Un mix che ricorda la voce dei Subsonica, i Chipmunks, il miscuglio di cambi di tempo degli ultimi Fantomas e in qualche modo la demenzialità di Elio e […]

Guignol Dangereux ‘Music For Young Spiders’

(Simple Logic Records, 2005) Un disco di elettronica minimale, basato su suoni concreti e distrubanti, che ricordano in qualche punto la Cartridge Music di John Cage mescolata con qualche bestemmia (in Learning the Technique, appunto!) e con qualche beat di batteria elettronica che ricorda inevitabilmente il suono Warp dei primi Autechre. Qui la tecnica sembra […]

Planetanon ‘Memo. Storie’

(Autoprodotto 2005) L’electropop melodico dei Planetanon ricorda le atmosfere degli Hood (Slow Down), le voci dei Tiromancino (L’assenza), il beat di facile ascolto dei Subsonica o dell’ultimo Battiato, tutto omogeneizzato con arpeggi malinconici tipici di una parte della canzone ‘indie’ italiana di questi ultimi anni (e alla lunga dei Radiohead). Un disco che ha che […]