‘The Rubiks’ (Autoprodotto 2003) L’inizio promette bene: Black Monday un misto tra Black Sabbath e un post-rock con derive ancorate nel blues (la presenza delle chitarre che scandiscono il tempo in modo deviato), cambi di tempo che ricordano i primi Tortoise, pause che creano un suono, un ambiente nuovo, direi post-rock e dark-metal in giuste […]
Archivio Autore: Marco Braggion
(Wallace Records/Audioglobe 2004) Jazz in Italia. Una via possibile: l’essere fuori dal jazz, l’essere indipendenti. Mescolare i pomeriggi di pioggia davisiani, ricompattare il ritmo dato dalla nostra tradizione, esprimersi in un flusso di idee/storie/titoli (brani anche come narrazioni di storie). Alcuni ricordi, immagini che escono da questa bolla/cd. Un temporale in lontananza, sensazione di un […]
(Nicotine Records 2004) Il divertimento é la base del disco del terzetto rock’n’roll The Wild Week-end. Le canzoni sempre molto brevi (come nella migliore tradizione rock’n’roll) sono un concentrato di adrenalina, di cazzeggio (nei testi) e di compattezza sonora. Riff su riff e registrazione lo-fi condiscono la mezz’ora scarsa di musica che diverte e (soprattutto) […]
(S.K. Records 2002) Un disco strano. Strano come? Non succede spesso di imbattersi in un miscuglio di rock quasi space, di blues, di cantato tipo Van Pelt (ma un po’ più deciso), di riferimenti astrologici e di post-surf. Un miscuglio di chitarre che lasciano la suspance di atmosfere cupe, ossessive, drappeggianti un ricordo di velvetiana […]
(Autoprodotto 2003) L’elettronica degli anni 50 creava mondi sonori. L’intento di Milani è quello di creare un suono-macchina che parta dalle esperienze di quegli anni e sia contaminato in qualche modo dall’esperienza cyberpunk futurista (per quegli anni ma non solo) dell’industrializzazione/meccanizzazione del nostro essere. L’uomo non può (non poteva?) più prescindere dalla macchina e quindi […]
Elettroacustica ambientale, esperimenti con l’elettronica per un giapponese a Barcellona. Di Marco Braggion Riverberazioni di ambienti elettrici Koji Asano è un compositore giapponese di difficile categorizzazione. Risiede a Barcelona (Spagna) dove compone e lavora con i suoni; dal 1985 diffonde musica tramite la sua casa discografica (Solstice – Asano Music […]
(Autoprodotto 2003) All’inizio (Asleep) ci sono inserti di batterie elettroniche. La voce assomiglia alla cantante dei Gathering (con meno acuti) mescolata in qualche modo a Elisa. Le parti di elettronica si inseriscono senza pesare troppo e l’electro-pop del duo sembra essere ben equilibrato. In certi momenti sembra di sentire anche qualche eco di Everything but […]
Tutto Quello Che Vediamo E’ Qualcos’Altro (Santeria/Audioglobe 2003) C’è un sentimento contrastante in questo disco. Già dal titolo si capisce che lo scontro non può più essere evitato. Tutto Quello Che Vediamo E’ Qualcos’Altro. Contrasti tra sconfitte pubbliche e un conforto privato. Succede questo alla canzone d’autore. Il ripiegarsi in una dimensione non più (com’è/sarà […]
(Mescal/Sony 2003) Di solito le compilation non sono rappresentative, ognuno vorrebbe la sua canzone (che di solito non è presente nelle menti dei compilatori). Qui ci troviamo di fronte a una scelta che è stata votata dai frequentatori del sito della Mescal, storica etichetta (ormai non più molto) indie italiana. Nel doppio album troviamo versioni […]
(Subrockrecords 2002) Un quartetto hardcore e in un certo modo lo-fi. L’e.p. di 4 canzoni usa tutti gli standard del genere in modo sapiente e maturo. La voce assomiglia ai (primi che mi vengono in mente) Millencollin, abbastanza pulita e nel contempo sull’orlo teso di uno scoppio imminente (in certi punti si sente qualche urlo […]