(Music for Images Productions 2006) È strano incontrare dopo la scomparsa del ‘movimento’ new age ancora qualcuno che si cimenti con una propaggine rischiosa, un detrito degli anni 80, un fuoco ormai sopito. Un percorso che -ancora più stranamente- è andato poi a confluire nel metal progressivo o in qualche soundtrack visionaria off-off-electro. Di queste […]
Archivio Autore: Marco Braggion
(Zufall 3177 2007) Per chi non lo sapesse, il panorama sperimentale romano non è mai stato florido come in questi anni. Volete dei nomi? Larsen Lombriki, Nexus, Oblomov, Trio Turco e molti altre realtà più o meno underground che minano il territorio musicale ripercorrendo -con un’estetica completamente diversa- le tracce dell’happening-form di MEV e di […]
(Minus Habens Records / Family Affair 2006) Quarto disco per Paolo Bragaglia. Minimalismo e plunderphonia sono gli ingredienti di questa collezione post-ambient che collega tonalità e glitch, melodia e samples concreti. Echi di pianoforti che ricordano le atmosfere del primo lavoro di DJ Shadow (Visibilia), mescolati a un sentire ‘mech’ a la Howie B (le […]
(Cuneiform Records/Ird 2006) La ristampa doppia (CD + DVD) dei caposcuola del progressive rock-jazz di Canterbury comprende delle registrazioni live del quartetto ‘classico’ (Dean al sax, Wyatt alla batteria e alle voci, Hopper al basso e Ratledge alle tastiere), quando il gruppo era al suo apice. I documenti sono presi da due show, subito dopo […]
(Alright Records 2007) Un disco post-punkfunk figlio dell’ultima generazione che prende aperitivi a base di Subsonica e DFA. Uberpop melodico misto ad electropunk che Franz Ferdinand e Strokes hanno riportato sulla bocca dei critici di mezzo mondo. Qui la lezione si mescola a una melodicità italo che ricorda in certi punti le prove di Bluvertigo […]
(Jestrai Records 2006) Musica dal nord Europa: inevitabilmente dark e ambient, un post metal dalla solida tradizione che deriva dai Gathering e da tutta la genia di band post-dark di questi ultimi anni 00. Suggestioni nordiche che approdano in Italia. Il disco, registrato l’anno scorso a Milano, riassume l’esperienza chei primi due EP (rispettivamente 2003 […]
(Autoprodotto / Creative Commons 2.5 2006) Nelle note del primo EP di Insula Dulcamara c’è un po’ del meticciato de Le Loup Garou, un po’ del cantautorato sporco/bohemien à la Capossela e un blues che abbiamo già capito essere italo dopo il colpaccio di Songs for Ulan: origini ‘indie’ profondamente intrise di personalità che ultimamente […]
(Canebagnato Records 2007) In questi ultimi anni c’è un movimento di riscoperta della dark-wave che parte dai trentenni italiani (influenzati dalle bordate intimistiche dei Cocteau Twins e ovviamente dalla scuola Cure) e arriva fino ai teen tramite la deriva post-pop dei Sonic Youth. Un esempio su tutti, la In The Bottle Records con i Flap […]
(Black Candy Records/Audioglobe 2006) Nato da una costola della Juniper Band, il progetto acustico YSPIAB si rivela come una delle novità post-folk più promettenti dal sottobosco indie italico. Decisamente orientato a sonorità country-rock americane (masterizzato in Arizona da Roger Siebel), il disco spazia sui territori che in questi anni post-2K abbiamo imparato a conoscere dopo […]
(Resonant 2007) Dall’Islanda dei folletti spunta questo nuovo disco di ambient protosinfonica. Il fatidico terzo album per Orlygur Thor Orlygsson che, insieme alla cricca dei più noti Sigur Ros (sono presenti il batterista e il bassista) e alla violinista delle Amina, compone produce e assembla un concentrato di malinconia post-80, intriso di suoni 4AD, di […]