Archivio Autore: Marco Carcasi

Erik De Cordier ‘Dyshim’

(Ephre Imprint 2010) Da Palermo Erik De Cordier. Venti minuti di suono, per l’interessante label inglese di ricerca, Ephre Imprint. Fra collage, elettroacustica, ambient e drone. Una visione complessiva, tutto sommato datata, ma non priva di fascino, fra il catatonico ed il contemplativo. Filamenti di suono, estirpati da aeroporti di notte, chiese sconsacrate, cimiteri, palazzi […]

Andrea Borghi ‘Moltiplicazioni’

(Lisca Records 2010) Quaranta minuti circa, di spettrale ricerca, ambient/negativo/isolazionista. Sei movimenti, per basso elettrico, effetti, pedali, e trattamenti in tempo reale con Max/Msp. Tutto abbastanza consueto, ma il risultato, è in questo caso, altamente sopra la media di genere. Feedback, rimbombi, segnali granulari tipo morse, oscillazioni, sinistri spazi vuoti. Un panorama irreversibilmente plumbeo, non […]

Barton Mclean ‘Soundworlds’

(Innova 2010) Barton Mclean, è tipico compositore americano. Sintesi riuscita, fra miraggio e tensione. “Soundworlds”, raccoglie sette composizioni, ideate fra il 1984 ed il 2010. Sensuali e severi movimenti, non privi di una caricaturale andatura. Emulsione acustico/digitale, che evita le tipiche monotonie di genere. Piacevolmente compenetrata, da suoni e suggestioni naturali. Fra Cowell, Cage, Xenakis […]

Jason Robinson ‘Cerberus Reigning’

(Accretions 2010) Possente improvvisazione fiatistica. Sax, flauto e computer. Dove l’utilizzo del software, stira ed amplia, la gamma di tonalità espressive. Dal grottesco al dronante (l’apertura superlativa, Broken Seals). Registrato in tempo reale, nessun overdubs ne edit successivo. Secondo capitolo, della personale trilogia di lavori solisti, “Cerberus Reigning”, è più che riuscito. Jason Robinson (conosciuto […]

Vipcancro ‘Tropico’

(Lisca Records 2010) Strana anomalia nostrana, quella dei lucchesi Vipcancro. Un suono improvvisativo, colto e rumoroso. Che mira l’espansione temporale, in versione catartico/minimale/stordente. Strumentazione disastrata, fra basso, percussioni e nastri, voce, oscillatori, effetti e feedback microfonico. D’ordinanza interscambiabile, fra noise (attuale e d’un tempo), e freak (senza pace ne amore in vista). L’approccio rigoroso ed […]

Anne La Berge / Lukas Simonis ‘Rust Fungus’

(Z6 Records 2010) Impro, radicale e spinosa. Che intercetta ed ingloba noise, art brut, elettronica sgretolata e spirito anarchico. Chitarra, voce ed effetti per Simonis, flauto, elettronica e voce, La Berge. Torrenziale quasi, al principio, pare un lavoro di mimesi altamente riuscito, dove la fase elettronica e la fase acustica, si confondono senza soluzione di […]

Five Rooms ‘No Room For Doubt’

(Amirani 2010) Un corrosivo flusso, di radicalità cameristiche. Perfettamente simbiotico alla denominazione pubblica scelta. Potrebbe terminar a questo punto la recensione di quest’opera. Ma sarebbe un peccato, perché, Gianni Mimmo, Angelo Contini, John Russell, Andrea Serrapiglio, e Jean Michel Van Schouwburg, (rispettivamente: sax soprano, trombone, chitarra, violoncello e voce), nell’ideale polvere raccolta negli angoli, di […]

Tiziano Milani / Luca Rota ‘The City Of Simulation’

(Setola Di Maiale 2010) 14 poemi audio-visual, intorno e dentro il concetto di città. 14 Mp3 e 14 Jpeg, che vanno a formare un tutt’uno, suono/testo. Oltre tre ore di musica, ed infinite letture/riletture che s’interrogano sulla valenza della forma città odierna. “Città, ventunesimo secolo, anno 2009: disteso corpo tentacolare di altissimi edifici, altri ancora […]

Lenoci / Angeloni / Castanon / Magliocchi ‘The Spell And The City’

(Setola Di Maiale 2010) C’è chi cerca santi in paradiso, chi per un minimo di visibilità, farebbe carte false e non solo. Poi, per fortuna, c’è anche chi tira dritto per la propria strada, imperturbabile. L’irriducibilità espressiva di certi artisti (Magliocchi e Lenoci), quasi quasi non la meritiamo. Rigore e passione. In compagnia dei messicani […]

Rich West ‘Mayo Grout’s Known Universe’

(Pfmentum 2009) Nuova uscita, per il batterista/compositore Rich West (altre info, le reperirete, scartabellando nell’archivio recensioni…). L’ex Camper Van Beethoven (pare trascorso un secolo, è forse lo è….), come al solito, delle mezze misure, e delle mezze stagioni, se ne frega bellamente. “Mayo Grout’s…”, allinea astronavi, universi sconosciuti e nuove forme di energia. Il tutto, […]