(El Gallo Rojo 2009) Ricerca, ironia, ed un gran sgambettar stambecco. Pospaghemme, son duo, eclettico non di poco. Beppe Scardino (sax, banjo e vocine), e Federico Scettri (batteria, armonica e vocette), van di gran carriera. Divertiti e divertenti. Non da poco, in un panorama, spesso afflitto dai soprammobili impolverati. Muovon testa, piedi e pancino. Ayler […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(R.O.N.F. Records 2010) Dello spagnolo Durán Vázquez, avevamo parlato in precedenza, in occasione del suo split d’esordio, con Sumugan Sivanesan, sull’interessante label portoghese, Crónica, nel 2003 (“Product”). Materiali tumultuosi ed altamente infiammabili, quelli maneggiati dall’artista di Vigo. Cupi, introversi, scontrosi e minacciosi, filiazione diretta, della vecchia scuola industriale. Noise, dark ambient, solitudine e catatonico abbandono. […]
(Muzakrec 2009) Improvised music. Luogo d’incontro, ricerca, rigore. “Trullo Improvisations”, nel suo piccolo, è perfetta esemplificazione di questo concetto. Un’immersione sensoriale in cerca della contaminazione reciproca. Naturale ed omogeneo, il rapporto/discorso, intrapreso fra i messicani Bruno Angeloni al sax, Juan Castañon alla chitarra, e Marcello Magliochi, batteria e percussioni. Undici brani, registrati a Monopoli nel […]
(Hysm?/Little Room Records 2010) Acerbo ed ingenuo post rock (più rock che altro). OcchioTrio, di impro, possiede ben poco. Discreta tecnica strumentale, un duro lavoro in sala prove (che si sente), ma ancora scarsa personalità. Appiattiti sulla formula, tipica e logora di genere. Sbattuti fra uno scampanellio Sonic Youth (Dio li maledica, per il male […]
(Aut! Records 2010) Cartone spesso, bianco/nero e senso d’urgenza. Dentro, storie grandi e piccine, percorsi collettivi, traiettorie individuali, parole ed il loro senso (anche nell’assenza…), sudore, dedizione, a dormir tardi ed alzarsi sempre troppo presto. Questioni ordinarie, di normale resistenza/rinascimento. La ferocia dell’esserci e del fare. Continuo movimento. Azione. Kongrosian, son gruppo di soli fiati, […]
(Elefante Rosso 2009) Dopo aver fatto parte ed inciso, con varie formazioni (Trio65, Yah Supreme e Brohemian, Nesso G), e aver collaborato con, Marc Ribot, Enrico Pieranunzi, Butch Morris, Jon Hendricks, Steve Grossman, Debbie Harry (Blondie), Alessandro Grazian (ed altri ancora…), è arrivato il momento, del primo lavoro solista, per il batterista e compositore padovano, […]
(Touch 2010) Field recordings di provenienza urbana disparata (Svezia, Islanda, Norvegia, Inghilterra, Giappone, Portogallo e Germania), intromissioni acustiche (chitarra, organo, viola, subharcord), manipolazione digitale. Questo, da sempre, il lavoro dello svedese Bj Nilsen (noto anche come Hazard). “The Invisible City”, propone un suono, che verrebbe quasi da definire storicizzato. Al pari di altri artisti similari, […]
(ATP Recordings/Dense 2010) Il free folk di Tara Burke, dopo il visionario “Kobold Moon”, si riassesta su posizioni conosciute. In “Mycorrhizae Realm”, troviamo sette brani, vaporosi e misterici, che non riescono a scollarsi dal suolo. L’ascesa, è evento che non si verifica quasi mai (a parte, alcuni suggestivi passaggi…). Si lavora di chitarra, harmonium, arpa, […]
(Henceforth Records 2010) Album d’esordio, per il quartetto di chitarre elettriche, Dither. Nati dall’incontro fra James Moore e Taylor Levine, durante il Bang On A Can’s Summer Festival del 2007, Dither, son figura curiosa, nell’affollato panorama avant. James Moore, Taylor Levine, David Linaburg e Joshua Lopes. Quattro chitarre elettriche, virtuose, esagitate, grottesche, ed irrimediabilmente di […]
(Stella*Nera 2009) Esistono lavori (pochi, e preziosi), dove, le parole e le storie, si annidano fra un accordo e l’altro. Lontani, dalla gelida e compiaciuta esposizione virtuosistica, dalle logiche di mercato, dalla banalità imperante. Sincere illuminazioni fulminee e continuo, umile processo, di accumulo/rilascio esperienze. Delle spugne che filtrano, che pompano, energiche e non viste. Storie […]