Archivio Autore: Marco Carcasi

Kongrosian ‘Bootstrap Paradox’

(Aut! Records 2010) Cartone spesso, bianco/nero e senso d’urgenza. Dentro, storie grandi e piccine, percorsi collettivi, traiettorie individuali, parole ed il loro senso (anche nell’assenza…), sudore, dedizione, a dormir tardi ed alzarsi sempre troppo presto. Questioni ordinarie, di normale resistenza/rinascimento. La ferocia dell’esserci e del fare. Continuo movimento. Azione. Kongrosian, son gruppo di soli fiati, […]

Tommaso Cappellato ‘Open’

(Elefante Rosso 2009) Dopo aver fatto parte ed inciso, con varie formazioni (Trio65, Yah Supreme e Brohemian, Nesso G), e aver collaborato con, Marc Ribot, Enrico Pieranunzi, Butch Morris, Jon Hendricks, Steve Grossman, Debbie Harry (Blondie), Alessandro Grazian (ed altri ancora…), è arrivato il momento, del primo lavoro solista, per il batterista e compositore padovano, […]

Bj Nilsen ‘The Invisibile City’

(Touch 2010) Field recordings di provenienza urbana disparata (Svezia, Islanda, Norvegia, Inghilterra, Giappone, Portogallo e Germania), intromissioni acustiche (chitarra, organo, viola, subharcord), manipolazione digitale. Questo, da sempre, il lavoro dello svedese Bj Nilsen (noto anche come Hazard). “The Invisible City”, propone un suono, che verrebbe quasi da definire storicizzato. Al pari di altri artisti similari, […]

Fursaxa ‘Mycorrhizae Realm’

(ATP Recordings/Dense 2010) Il free folk di Tara Burke, dopo il visionario “Kobold Moon”, si riassesta su posizioni conosciute. In “Mycorrhizae Realm”, troviamo sette brani, vaporosi e misterici, che non riescono a scollarsi dal suolo. L’ascesa, è evento che non si verifica quasi mai (a parte, alcuni suggestivi passaggi…). Si lavora di chitarra, harmonium, arpa, […]

Dither ‘Dilther’

(Henceforth Records 2010) Album d’esordio, per il quartetto di chitarre elettriche, Dither. Nati dall’incontro fra James Moore e Taylor Levine, durante il Bang On A Can’s Summer Festival del 2007, Dither, son figura curiosa, nell’affollato panorama avant. James Moore, Taylor Levine, David Linaburg e Joshua Lopes. Quattro chitarre elettriche, virtuose, esagitate, grottesche, ed irrimediabilmente di […]

Luciano Margorani ‘Solo Concert’

(Stella*Nera 2009) Esistono lavori (pochi, e preziosi), dove, le parole e le storie, si annidano fra un accordo e l’altro. Lontani, dalla gelida e compiaciuta esposizione virtuosistica, dalle logiche di mercato, dalla banalità imperante. Sincere illuminazioni fulminee e continuo, umile processo, di accumulo/rilascio esperienze. Delle spugne che filtrano, che pompano, energiche e non viste. Storie […]

Thollem McDonas / Nicola Guazzaloca ‘Noble Art’

(Amirani Records 2009) Azione decisa su corpo vivo. McDonas e Guazzaloca incantano. “Noble Art”, in francese, è definizione di boxe. Nobiltà e fisicità. Scontro/incontro, studio reciproco e velocità d’intenti. Composizioni istantanee, riprese live a Bologna nel 2007, presso l’Ivan Illich. Guazzaloca a destra; McDonas sulla sinistra. Poche finte da parte di entrambi, un tuffo veloce […]

Hysm? Duo ‘How To Hypnotize (Your Friends)’

(Lemming Records/Hysm? 2010) Atto terzo (senza contare apparizioni e collaborazioni), per l’Hysm? Duo. Jacopo Fiore, e Stefano Spataro, in trentatré minuti, mostrano dei sorprendenti passi in avanti. Sicurezza e scioltezza. E che siano soltanto in due, non si direbbe proprio. “How To Hypnotize”, assottiglia i momenti improvvisativi, che caratterizzavano i precedenti; “Rumor Vincit Omnia” e […]

M Tabe ’12 Improvised Compositions For Solo Electric Guitar’

(Setola Di Maiale 2009) Del chitarrista Marco Tabellini, avevamo parlato poco tempo addietro, in occasione del suo (bel), “15 Improvisations For Solo Electric Guitar”. Ora, questo nuovo “12 Improvised Compositions For Solo Electric Guitar”, conferma e rilancia, le qualità dell’autore. Composizioni improvvise, che prediligono solidità, ripetizione, e maggior chiarezza espositiva. Crudo e scorticato, minimalmente strutturato. […]

Julie Tippetts e Martin Archer ‘Ghosts Of Gold’

(Discus 2009) Dodici eleganti e bizzarri brani. Fra composizione ed improvvisazione. Avant, spoken poetry, liquide deviazioni jazz/blues. Introspezione e contemplazione. Archer a raggrumare suoni (acustico/digitali), intorno ai versi della Tippetts. In alcuni casi (The Bear That Walks At Night, Run Another Road, Rainsong), la faccenda si risolve in splendide canzoni futuribili. Per il resto, ingegnose […]