(Improvvisatore Involontario/Promorama 2008) Dalle parti dell’improvvisatore, di involontario, c’è nulla (o quasi…). Feet Of Mud, conferma e rilancia. L’ipotesi/pensiero/territorio/scena, avant/impro/jazz fermenta e cresce. La trasversalità espressiva, di Improvvisatore Involontario, Setola Di maiale, di Ebria, El Gallo Rojo, non è altro che il frutto di un duro lavoro capillare intrapreso da anni sul territorio. Una fatica […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(Improvvisatore Involontario/Promorama 2008) Il veterano, compositore e percussionista italoamericano, Jim Pugliese, ripreso live a Brooklyn nel 2005. Una performance incandescente. Una band da brividi: Michael Attias al sax, Christine Bard alla batteria e congas, il nostro Marco Cappelli alla chitarra, Kato Hideki al basso, Pugliese a condurre (oltre a percussioni e batteria), e Marc Ribot […]
(Cold Blue Music/Fanzines Distribution 2008) The Webster Cycles” è opera di bellezza rigorosa. Sei parti di trombone (eseguite dalla compositrice e performer J.A.Deane), stratificate via overdubbing, in scie di vapore luminoso. Trenta minuti, per un’unica composizione che, come di consueto in casa Cold Blue, attraversa diverse ipotesi, senza abbracciarne mai nessuna. Viaggia troppo in alto […]
(Improvvisatore Involontario/Promorama 2008) Quel che si dice un gran bel lavoro. Eclettico e trasversale. Muove impetuoso da territori jazz, e lungo il cammino, intercetta ed ingloba forme fra le più disparate. Febbrilmente, sfiora territori davisiani, andature In Opposition (Ferdinand Richard?), sarabande d’insieme Liberation Orchestra, sbuffi blues, accenni dub e ricerca caracollante. Il tutto pestando forte […]
(Kaos Ex Machina 2007) Globoscuro è continuo masticar rabbioso. Noise, industrial, dark ambient, tutta farina del loro sacco. “You’ll Be A Lamp…”, pare prediligere un approccio all’ispida materia, piuttosto meditato e trattenuto, dove l’affondo letale sembra non giungere mai. Si viaggia a vista in direzione di un ambient infida e scivolosa, non son previste, ne […]
(Thankyou Records 2007) Attivi sin dagli anni ottanta, i Transvalue del trombonista/compositore Michael Vlatkovich, sono una bizzarra mistura (molto americana…), fra improvvisazione e composizioni più aperte di carattere friendly. L’aver poi, all’interno del gruppo uno spoken word artist (Chuck Britt), rende il tutto ancor più singolare. I Transvalue costruiscono a supporto delle liriche un intrico […]
(Setola Di Maiale 2008) Venta Protesix caccia fuori 12 miniature digitali. In costante alternanza, fra dislessia spippolante glitch, e camera ambient calda e confortevole. Composto ondeggiando fra Bologna e Salerno, nell’arco fra 2006 e 2008, “New Sad…” si approccia onestamente alla materia trattata, abbracciandone virtù ed incertezze. Se la frammentazione digitale, per quanto infarcita di […]
(ReR 2008) Lavoro che non convince “The Most Of Now”. Il compositore macedone Nikola Kodjabashia, intraprende un viaggio creativo, che attraversa ed incrocia Europa dell’est e America del sud, istanze ballabili e malinconie estetizzanti. Altalenante fra atmosfere struggenti, accenni lounge, exotica varia, più composte forme accademiche, tanghi, battiti e sospiri. Non male, forse troppo. Esistenzialismo […]
(Autoproduzione 2007) Il vibrafonista Roberto Celi, crea, vera e propria incredible strange music. Parlando del suo precedente “Vibrando”, ci auguravamo intensamente che qualche divinità miracolosa rischiarasse il cammino artistico del pur bravo vibrafonista. Non sembra esser andata cosi. Sette interpretazioni di classici (fra cui i Cranberries?…) e due brani originali che, piuttosto che svelar un […]
(ReR 2008) Razionale ed irrazionale. Parte razionale: Daevid Allen, Hugh Hopper e Chris Cutler, Gong, Soft Machine ed Henry Cow (più mille altre sigle e diecimila progetti solisti…); paura vero? Frammenti di storia in collisione, cristallizzati durante esibizioni a Berlino, Londra e Tel Aviv. Registrazioni perfette, interpretazioni sentite e pubblico partecipe (compostissimo). Potrebbero esser motivazioni […]