(Accretions 2006) Un gran disco. Lo dico subito cosi mi tolgo il pensiero. Non lasciatevi trarre in inganno dal singolar nome della formazione che può strappar più di un sorriso ironico; questo è un signor disco che fila di diritto fra le migliori uscite dell’anno ancora in corso. Il duo composto da Steven Dye (clarinetto […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(Pfmentum 2006) Jeff Kaiser (tromba ed elettronica) vive un momento di grazia; non c’è che dire. Ci ha da poco frollato (con piacere e a dovere) l’apparato auditivo nei Choir Boys, (fumigante mistura industrial–avant da svenimento il primo omonimo lavoro; il più recente “With Strings” a liberare insospettabili filamenti noir non di meno corrosivi anche […]
(Pfmentum 2006) I Brassum del compositore e tubista Mark Weaver sono una gran bella (gradita) sorpresa. Quartetto ripreso dal vivo durante tre concerti americani a cavallo fra il 2004 e 2005, i Brassum si fanno da subito apprezzare per il loro approccio svagato e giocherellone alla materia sonora; atteggiamento salutare accolto con grande piacere vista […]
(Pfmentum 2006) Il precedente “Bedouin Hornbook” tutto sommato ci era piaciuto. Era opera fortemente appesantita, densa di eccessi espositivi, forme barocche spesso discutibili ed una carica ironica sottile a lasciarti una bocca buona. Ora questo “Heavenly Breackfast” ci riporta a parlare del batterista di L.A. Rich West; e di nuovo son gioie e dolori. Ogni […]
(Small Voices 2006) Fondamentalmente dub; oscuro ed orientaleggiante. I 3EEM (Valerio Zucca Paul, Danilo Corgnati; Fabrizio Bazzoni) sparano via sei numeri sottilmente lisergici. Il bersaglio viene centrato una volta su due con sconcertante alternanza di risultati ma non è un problema questo. La formula dei 3EEM pare difatti ancora in pieno rodaggio ed il beneficio […]
(Baskaru 2006) Salvatore Borrelli aka (etre) ci ricorda in maniera convincente che al glitch si può (deve); sopravvivere. In questa sua prima uscita ufficiale (etre) congegna una raccolta ben calibrata di brani post estremamente riusciti ai quali molti altri artisti elettronici dovrebbero prestare (almeno) un ascolto. Il vecchio glitch nelle mani di (etre) diviene ingrediente […]
(Afe Records 2006) L’oscurità è un cuore nero pulsante. Umidità e calore, un tunnel sotterraneo in un cimitero abbandonato; microfoni aperti a captare movimentazioni rispettose. Anofele (progetto solista di Adriano Scerna dei Kar) e Logoplasm (Paolo Ippoliti e Laura Lovreglio) raccolgono e riorganizzano il battito primordiale del luogo; stridori pietrosi e sospiri affannosi compresi. Tre […]
(Time-Lag 2006) Le note risuonano nel vuoto; peso consistenza e dimensione un fattore secondario trascurabile. Cinque cristalli di neve intrappolati in un barattolo di vetro, lo stupore di una giornata di sole invernale, il vento freddo che ti sferza il viso ed il cielo più azzurro dell’azzurro sopra. Sono i My Cat Is An Alien […]
(Pfmentum 2006) L’efferatezza esecutiva del precedente “The Choir Boys” era un prodotto al limite, materiale per palati forti con screziature da fonderia industrial; bolla sulfurea di materia viva che si agitava scompostamente. Ora il duo composto dai fiatisti Jeff Kaiser e Andrew Pask sembra aver mitigato la dissolutezza degli esordi, probabile che la collaborazione con […]
(Accretions 2006) Caotico ed aggressivo; contemplativo e minimale. Nel calderone dei possibili incroci stilistici contemporanei non possiamo fare a meno di notare come, certa impro–avant illuminata stia scivolando sempre più verso territori brutisti di nevrotico taglio industrial. Una carica aggressiva che pare ripudiare (in parte) le mollezze autoreferenziali di un genere spesso unico asilo per […]