(For 4 Ears 2005) Fredy Studer è un percussionista svizzero; uno di quelli defilati e tosti. La sua carriera ha inizio nei primi anni settanta e si snoda idealmente fra la A di Abercrombie e la Z di Zorn. Ami Yoshida è una vocalist giapponese, una trentenne piccolina, minuta, ma non fatevi ingannare; lei è […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(Public Eyesore 2005) Emily Hay è una streghetta buona, Emily Hay è una streghetta cattiva cattivella. Emily Hay è una bionda cantante, flautista, pianista; rompiscatole elettronica. Chi si ricorda del suo precedente “Like Minds” saprà di cosa parlo. Marcos Fernandes dal canto suo non è che sia di meno rompiscatole (fra breve tratteremo anche del […]
(Baskaru 2006) Urkuma è caduta verticale. Una sensazione costante di equilibrio instabile, ampi spazi aperti cotti dal sole ed un forte profumo di mare ad invadere le narici. La salsedine è soltanto un effetto secondario trascurabile. Profuma di elettroacustica lasciata ad ingiallire sotto il sole, acusmatico cut up folk primordiale composto ed eseguito da giganti […]
(Grain Of Sound/Base Recordings 2005) Radio-dramma elettroacustico commissionato dalla radio tedesca Hessischer Rundfunk. “Trans-Sister Radio” è opera ferocemente polemica ed ironica sul tema transgenderism e migrazione planetaria. Attraverso una sequela di acute osservazioni dell’autore stesso e ad una serie di interviste ad operatori del settore, si delinea in maniera tangibile; una visione globale di totale […]
(Cam Jazz 2006) Diverse testate ultimamente hanno cominciato a menarla con la storia del jazz italiano da esportazione; le solite stronzate. Ascoltatevi questo dischetto schivo e poi, ditemi cosa è; che dovrebbe realmente essere esportato (quei pomodori mosci tanto decantati forse?). Due contrabbassi ed un batterista con il pallino della manipolazione digitale, una struttura leggera […]
(Mosz 2005) Florian Kmet e Stefan Németh hanno realizzato uno dei più bei dischi dell’anno. In punta di piedi e senza troppo clamore. Kmet dei due è il meno famoso, trascorsi rock ed un presente avant/impro chitarristico speso in collaborazioni con Wolfgang Mitterer, Gunter Schneider, Max Nagl, Franz Hautzinger, Martin Brandlmayr; Ludwig Bekic. Di Németh […]
(Unsounds 2005) “The Buffer Zone” del compositore Kyriakides è potente e struggente affresco sulla separazione. Inizialmente concepita per il teatro, l’opera si occupa del dramma della nekri zoni (dal greco; dead zone letteralmente) che divide in due l’isola di Cipro dal 1974 ed è presidiata dalle forze delle Nazioni Unite che vigilano su eventuali sconfinamenti […]
Maath 24/03/2006 Forte Prenestino-Roma. Cronaca di un ascolto. Di Marco Carcasi grahgreen@yahoo.it Seconda edizione per la rassegna “Intherferenze Sonore”. Nella suggestiva sala da the del centro sociale Forte Prenestino un tavolo ingombro di elettronica varia, una chitarra in momentaneo riposo e due casse scalcagnate (che però non deluderanno!) sono cornice adeguata e sobria per i […]
(Opax Records 2005) Dopo il mio di felino (briciolo!); i mici alieni sono i più bei gatti che esistano! Sesto volume preziosissimo, cupo; catartico e deflagrante. Aprono i Glands da San Francisco che ci stritolano soavemente con grazia sulfurea. Il duo (Seymour Glass e Barbara Manning) in compagnia del chitarrista impro Nels Cline (ora nei […]
(Pax Recordings 2006) Benedetta Pax! Chi altri, se non l’etichetta di San Francisco, poteva dar credito a questi cialtroni colorati con occhi a mandorla che si appellano Na? Soltanto la Pax! Ed ha fatto benissimo oltretutto. Kazu Nomura, Shin Yamada e Noriaki Watanabe, un trio che assomiglia al coniglio nel cilindro (che prima o poi […]