(Afe Records 2006) L’oscurità è un cuore nero pulsante. Umidità e calore, un tunnel sotterraneo in un cimitero abbandonato; microfoni aperti a captare movimentazioni rispettose. Anofele (progetto solista di Adriano Scerna dei Kar) e Logoplasm (Paolo Ippoliti e Laura Lovreglio) raccolgono e riorganizzano il battito primordiale del luogo; stridori pietrosi e sospiri affannosi compresi. Tre […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(Time-Lag 2006) Le note risuonano nel vuoto; peso consistenza e dimensione un fattore secondario trascurabile. Cinque cristalli di neve intrappolati in un barattolo di vetro, lo stupore di una giornata di sole invernale, il vento freddo che ti sferza il viso ed il cielo più azzurro dell’azzurro sopra. Sono i My Cat Is An Alien […]
(Pfmentum 2006) L’efferatezza esecutiva del precedente “The Choir Boys” era un prodotto al limite, materiale per palati forti con screziature da fonderia industrial; bolla sulfurea di materia viva che si agitava scompostamente. Ora il duo composto dai fiatisti Jeff Kaiser e Andrew Pask sembra aver mitigato la dissolutezza degli esordi, probabile che la collaborazione con […]
(Accretions 2006) Caotico ed aggressivo; contemplativo e minimale. Nel calderone dei possibili incroci stilistici contemporanei non possiamo fare a meno di notare come, certa impro–avant illuminata stia scivolando sempre più verso territori brutisti di nevrotico taglio industrial. Una carica aggressiva che pare ripudiare (in parte) le mollezze autoreferenziali di un genere spesso unico asilo per […]
(For 4 Ears 2005) Fredy Studer è un percussionista svizzero; uno di quelli defilati e tosti. La sua carriera ha inizio nei primi anni settanta e si snoda idealmente fra la A di Abercrombie e la Z di Zorn. Ami Yoshida è una vocalist giapponese, una trentenne piccolina, minuta, ma non fatevi ingannare; lei è […]
(Public Eyesore 2005) Emily Hay è una streghetta buona, Emily Hay è una streghetta cattiva cattivella. Emily Hay è una bionda cantante, flautista, pianista; rompiscatole elettronica. Chi si ricorda del suo precedente “Like Minds” saprà di cosa parlo. Marcos Fernandes dal canto suo non è che sia di meno rompiscatole (fra breve tratteremo anche del […]
(Baskaru 2006) Urkuma è caduta verticale. Una sensazione costante di equilibrio instabile, ampi spazi aperti cotti dal sole ed un forte profumo di mare ad invadere le narici. La salsedine è soltanto un effetto secondario trascurabile. Profuma di elettroacustica lasciata ad ingiallire sotto il sole, acusmatico cut up folk primordiale composto ed eseguito da giganti […]
(Grain Of Sound/Base Recordings 2005) Radio-dramma elettroacustico commissionato dalla radio tedesca Hessischer Rundfunk. “Trans-Sister Radio” è opera ferocemente polemica ed ironica sul tema transgenderism e migrazione planetaria. Attraverso una sequela di acute osservazioni dell’autore stesso e ad una serie di interviste ad operatori del settore, si delinea in maniera tangibile; una visione globale di totale […]
(Cam Jazz 2006) Diverse testate ultimamente hanno cominciato a menarla con la storia del jazz italiano da esportazione; le solite stronzate. Ascoltatevi questo dischetto schivo e poi, ditemi cosa è; che dovrebbe realmente essere esportato (quei pomodori mosci tanto decantati forse?). Due contrabbassi ed un batterista con il pallino della manipolazione digitale, una struttura leggera […]
(Mosz 2005) Florian Kmet e Stefan Németh hanno realizzato uno dei più bei dischi dell’anno. In punta di piedi e senza troppo clamore. Kmet dei due è il meno famoso, trascorsi rock ed un presente avant/impro chitarristico speso in collaborazioni con Wolfgang Mitterer, Gunter Schneider, Max Nagl, Franz Hautzinger, Martin Brandlmayr; Ludwig Bekic. Di Németh […]