(Disasters By Choice 2021) Da Bogota, i due Rizomagic gli danno di cumbia rivitalizzata. La tradizione colombiana macinata e flussi idm. Una serie di strumentali (due tracce addizionali per chi si accaparra l’edizione in vinile), belle gonfie di strumenti elettronici e di spinta innovativa. In CumbiAchiampong, senti aromi sparsi di acid jazz, Ya’mpo si sbatte […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(Umland 2021) La big band avant The Dorf (una trentina circa di artisti), ci ha messo qualche anno a rilasciare questo “Protest Possible”, all’inizio, l’idea era quella di ricollegarsi ai canti di protesta e alle canzoni operaie, qualcosa che, comunque, poteva esser coralmente interpretato con strumentazione basica (una chitarra o percussioni di qualsiasi tipo). Chiaro […]
(Autoproduzione 2021) Trae spunto, dai luoghi d’ispirazione e ambientazione di alcuni scritti della portoghese Agustina Bessa Luis, “Quietude”, dello sperimentatore Vitor Joaquim. Una commissione dell’associazione Sekoia Artes Performativas, pietre, strade, silenzi, suoni captati a distanza, vivere, respirare e camminare nei luoghi della scrittura (Casa do Paço a Vila Meã). Atmosfere rarefatte, sospensione, osservare e fluire […]
(Room40 2021) Il progetto Hexa (attivo dal 2015), mette insieme le belle testoline dell’australiano Lawrence English e dello statunitense Jamie Stewart (Xiu Xiu). Questo loro “Material Interstices”, si muove nei meandri di sogni ombrosi e immersivi, come quelli che da bambino, non ti lasciavano un sobbalzo come ricordo quanto piuttosto, una sensazione che non si […]
(Nonclassical 2021) Secondo appuntamento per la compilation di casa Nonclassical, dedicata ai field recordings e curata dal collezionista di suoni e movimentatore della label inglese Nick Luscombe. “Fieldwave Vol.2”, focalizza la propria attenzione su registrazioni d’ambiente provenienti dal Giappone. Artisti giapponesi e artisti britannici che hanno raccolto materiali da quelle parti, vengono a ritrovarsi in […]
(Klanggalerie 2021) Folk albionico disperato/disperante, che si avvolge nel caos (l’opener Misborn), per poi lasciarsi trasportar dalle nubi, verso un tiepido sole che rischiara livide distese desertico/detritiche. Prima uscita solista per Elizabeth S., spesso e volentieri nel corso del tempo, con Eyeless In Gaza e con Martyn Bates ed Alan Trench nel progetto Twelve Thousand […]
(Sub Rosa 2021) Il francese Michel Redolfi, con il progetto “Sonic Waters” avviato nel 1978, immerge letteralmente l’ascoltatore in una dimensione altra. Elettronica filamentosa e spazi acustici naturali che vanno a sostituirsi ai tradizionali luoghi deputati all’esibizione live, per una futuristica concezione di fruizione. In questo caso, parliamo dell’Oceano Pacifico e altri luoghi come grandi […]
(Mille Plateaux 2021) Dall’Estonia, il progetto Kiwanoid di Jaanus Kivaste, rilascia scie gommose di cupa psichedelia minimal/post/techno. Tra la scultura sonora ed un vitale atto, oltre lo sterile immobilismo glitch. Un dente che batte, una terminazione nervosa eccitata, un muro su cui impattare (levigato e rilucente nell’ombra, che assorbe e non rilascia). Realizzato a Stoccolma […]
(Crónica 2021) Lo statunitense David Lee Myers, da metà anni ottanta armeggia con le sue feedback machines. Prima come Arcane Device e negli ultimi anni, sempre più spesso con il suo nome. Si è accompagnato in produzioni con artisti storici come Tod Dockstader o prossimi alla storicizzazione come Asmus Tietchens. Suono e immagini in montaggio […]
(Line 2021) Un suono ambientale intimo e soffuso. Una lunga passeggiata sonora, senza nessuna accelerazione a disturbar lo stato ricettivo. Acusticherie gentili in stratificazione sensibile. La svizzera Rahel Kraft e la giapponese Tomoko Hojo, collaborano dal 2016 e questo “Grass Eater Diary”, è stato concepito e realizzato nel 2019 per la biennale della città di […]