(Tzadik 2002) Come guardare le stelle con una bottiglia di Bourbon stretta nel pugno in una fredda notte di qualche sperduto paese della Norvegia, è duro e mette in difficoltà questo lavoro di Bailey irto di spine e baci sofferti. Lettura vigorosa intrisa di tragica desolazione di standards credo molto amati dal chitarrista che ne […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(Radon/2001) Brusaschetto taglia il traguardo del terzo difficile disco che, se non fosse nato in Italia, probabilmente gli avrebbe riservato notevoli attenzioni sia dalla critica che dal pubblico. Il magma rovinoso di taglio fieramente estremista di cui si erano avvalse le sue precedenti uscite “Bellies/Pance” e “Mamma Fottimi” sembra essersi stemperato in un calderone che […]
(Tzadik/2002) Dopo lo splendido “Flutter” del 2001 ecco di nuovo a noi il signor Otomo con un disco spiazzante che in parte prosegue il percorso intrapreso con il precedente lavoro ed in parte si lancia alla ricerca di nuove soluzioni espressive. La più grossa novità presente è l’utilizzo della voce che si erge ora malinconica […]
(Unit Circle/1997) Bill Horist è un simpatico ragazzo di Seattle che si diverte a torturare le povere chitarre che gli capitano sotto mano violandone l’integrità con diversi arnesi concepiti non proprio per emettere suoni e talvolta riprocessando il tutto tramite computer. Chi ha avuto l’occasione di assistere alle sue esibizioni in compagnia di quel gruppo […]
(Minus Habens/Audioglobe 2002) Sembra passata una vita ed avevamo anche imparato a farne a meno relegandoli a gruppo buono per future antologie sulla musica elettronica italiana ed invece quando meno te lo aspetti, senza eccessivi clamori, un dischetto come da tempo non capitava di sentire ti monopolizza il lettore cd. I Pankow sono stati pura […]
(Cut/Demos 2002) Frequenze talvolta estreme, tattiche compositive intrise di un primitivismo esasperato che lambisce territori industriali e poi, minimi dettagli audio microscopici che si agitano come insetti lungo il percorso per giungere all’agognato silenzio che in realtà, quando arriva, si fatica a considerare oasi rassicurante tanto è carico di tensione. Ma fermarsi a questo sarebbe […]
‘Mono : : Poly‘ è terrificante ed adeguata introduzione allo spinoso universo del signor Thomas Dimuzio artista poco conosciuto ma sicuramente fra i più brillanti della scena elettronica e non solo. La sua concezione sonora attraversa innumerevoli campi senza abbracciarne nessuno risultando aliena ed ispiratissima, tesa come è alla ricerca di nuove soluzioni espressive. Compositore […]
Nell’ ambito dell’avanguardia e dell’improvvisazione la città di Miami da circa tredici anni ospita il Subtropics Festival, rassegna poco conosciuta dalle nostre parti ma fra le più importanti del settore. Il festival con coerenza unica promuove un’opera di accostamento tra figure seminali e talenti emergenti in quella che si rivela essere una scelta a dir […]
(ReR Recommended/Demos 2002) Mai che sbagli un colpo la Recommended, attenta ed encomiabile l’ etichetta continua a sfornare ristampe deliziose e preziose a tutto campo. L’obiettivo si sofferma ora sui due musicisti nostrani dei quali vengono riproposti in un’ unico CD “Water Messages on Desert Sand” e “Urban Portraits”. Lavori originariamente editi nel 1987 e […]
(Mass Particles/2001) Aria viziata e fumosa, atteggiamenti languidi ed annoiati forse luci basse,adeguata carica alcoolica e; forse forse forse una bambina dall’ aria viziata che vi concede labbra che tanto sanno di gomma da masticare vecchia di ore. La segatura sporca sulle assi del pavimento, le candele sui tavoli ad illuminare visi scavati dal vizio, […]