(Setola Di Maiale 2020) Lenta e cinematica transumanza emozionale. Quiete ventosa e cieli tersi. Che odora di fumo e un poco scalda ancora le mani, la coda dell’occhio che afferra la tempesta in arrivo a mangiarti il coppino. Voci e filamenti pastorali, spersi svolazzanti su sfumature di bianco cangiante. In take unica e no overdubs, […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(Blakk Harbor Records 2020) Seconda uscita lunga per l’act greco di stanza a Berlino, Blakk Harbor. Strutture monolitiche e folate di noise, sottrazione e massimalismi, cupe notti e orizzonti neon, gelidi e crepitanti. Nove brani di tribale sound design, quasi carpenteriano rito collettivo. Intriso d’ansia e sfacelo (il circostante), pestato e coinvolgente. Tappeti immobili e […]
(Hallow Ground 2020) La giapponese di stanza a Düsseldorf Miki Yui, in questo suo nuovo album sfonda la porta del consueto e tracima sensuale. Piedi che si staccano da terra fra correnti ascensionali calde e avvolgenti (l’incanto protratto oltre dieci minuti dell’opener Listen), leggermente più sinistre lungo i bordi (la sottile coltre venefica che avvolge […]
(Crònica 2020) Il compositore e sound artist portoghese Pedro Rebelo, nel 2017 si è ritrovato a poter seguire un gruppo di ricerca sull’applicazione delle nanotecnologie nell’ambito della sicurezza alimentare presso l’International Iberian Nanotechnology Laboratory di Braga, avendo cosi l’opportunità d’immergersi nel particolare panorama acustico offerto dai laboratori in cui questa avviene. Macchinari in fasi cicliche, […]
(SOFA 2020) Quarta uscita su SOFA per il duo d’archi norvegese composto da Kari Rønnekleiv (violino) e Ole-Henrik Moe (viola). Registrato in una vecchia capanna spersa nel mezzo dei boschi ad ovest di Oslo, ‘An Autumn Night at the Crooked Forest’ opera/omaggio ad uno dei luoghi di riflessione/meditazione più antichi che l’uomo conosca, il camino, […]
(SOFA 2020) Nel 2015, il quartetto norvegese fiati+corde Lemur (flauto/corno/violoncello/contrabbasso), ha avviato una collaborazione col pianista tedesco e fondatore dell’ensemble Zeitkratzer, Reinhold Friedl. Al bivio, fra libero atto e composizione, tecniche estese e approcci modulari a montare e smontare il 4+1 di base. Materia fatta, di radicalità free conservata nel fondo dell’ossa ed una pelle […]
(Headlights 2020) Ascesa e conseguente discesa, verso il buio/nel buio. Ectoplasmatiche stringhe di suono metallico, che viaggiano e dialogano in parallelo per una quarantina di minuti circa. Registrato nell’estate 2018 ad Utrecht, “Survival Of Laments” vede il chitarrista e la bass player portoghesi, Manuel Mota e Margarida Garcia, intrecciar corde e feedback con la statunitense […]
(Foolproof Projects / Fourth Dimension Records 2020) Da Brighton, Lisa Jayne (parole sparse, declamate e cantate) e Andy Pyne (batteria e rumore organizzato/nebulizzato), sono Map 71 dal 2013. Il loro precedente “Void Axis” del 2018 spaccava tanto. Irrequietezze ritmiche in circolo ossesso, pillole d’osservazione sfascio sociale e sfregamenti rumoristi. Si balla fra gli angoli sparsi […]
(Room40 2020) Album digitale per il multi strumentista statunitense Samm Bennett, che in “Oscillendulum”, ci presenta una serie di composizioni realizzate con il solo ausilio di un synth della Roland (Juno 60), acquistato per pochi yen nel 2005 a Tokyo. Lunghe stringhe di suono in reciproco attorcigliamento gentile. Una bislacca e minimale passeggiata con le […]
(Gearbox Records 2020) Debut album per il batterista e produttore elettronico londinese Chiminyo. Robetta parecchio forte che viaggia bella staccata da terra. Sequenze percussive che tramite software, ad ogni colpo, innescan torrenti di eventi, spesso da euforica perdita di conoscenza. Si fluttua spediti fra bordate sul limite di una fusion/ambient/world, ambiziosamente maestosa e cinematografica. Di […]