Archivio Autore: Marco Carcasi

Annie Mahtani ‘Racines’

(empreintes DIGITALes 2019) Prima uscita per la compositrice elettroacustica e sound artist britannica, Annie Mahtani. Docente all’università di Birmingham, la Mahtani si occupa di composizione elettronica, elettroacustica e libera improvvisazione, s’ingegna per installazioni site specific e collabora con gruppi di teatro e danza. Il suo interesse risiede nelle registrazioni d’ambiente e nell’amplificazione di tutto ciò […]

Haarvöl / Xoán-Xil Lopez ‘Unwritten Rules For A Ceaseless Journey’

(Crónica 2019) Il trio sperimentale portoghese Haarvöl (Pereira / Faria / Vieira) e il sound-artist, field recorder galiziano Xoán-Xil Lopez, in “Unwritten Rules For A Ceaseless Journey”, documentano una commissione per la commedia “Revoluções” del coreografo Né Barros. Tre movimenti, rappresentazione del tempo che agisce: passato/presente/futuro (utopia/realtà/trauma). Potenti e severe folate di suono metallico/dronante, cupo […]

Iain Chambers ‘The Eccentric Press’

(Persistence Of Sound 2019) Membro del Langham Research Centre con cui propone dal 2003 performance elettroniche a base di oscillatori, tape machines e macchinari obsoleti abbandonati dalla BBC, Iain Chambers si occupa anche della sua label Persistence Of Sound con la quale scandaglia anfratti elettroacustici. Composizione, sound art e raccolta suoni in location specifiche son […]

Abstract Nympho ‘Static’

(Static Age 2019) Una voce sirena, lingua bollente che t’inumidisce tutto il collo sensuale, del freddo poi ti rimane addosso e gela l’ossa. Rahel Preisser (voce/tromba/noise) e Ghazi Barakat (aka Pharoah Chromium, electric wind instrument), s’incontrano ad un gig di quest’ultimo a Rotterdam nel Gennaio 2018. Il principio è l’utilizzo di una poesia del berlinese […]

ANN ‘Certain Colors’

(Seasides On Postcards 2019) Progetto elettronico/sperimentale quello di Marcus Block, che spatola via pulviscolo minimal techno su una fitta e rilassata tela di segnali ambientali. Un tot di field recordings, un tot di aeree sequenze analogico/digitali e piccoli grappoli di glitch accuditi/inglobati nel flusso. Tra pulsioni dub, ben accetta dronanza e qualche refolo di dolci […]

9T Antiope / Siavash Amini ‘Harmistice’

(Hallow Ground 2019) Desolazione polverosa crepitante, l’orizzonte uno sputo salivoso di metallo fuso. Groviglio d’inceppi, sbuffi e cortocircuiti in sinfonica/sibilante istantanea pre-disatro (Purple As In Pain). Simil feedback in cangiante armonizzo su frequenze da rovina e accese zuffe col buio in arrivo (il canto non vinto Blue As In Bleeding). Fasi di accumulo/rilascio tensione, in […]

Corrado Altieri ‘Less’

(Azoth 2019) Prima uscita lunga a proprio nome per Corrado Altieri, che in “Less”, tralascia gran parte dell’urto experimental/drone/noise maggiormente esposto col moniker Uncodified. Sempre nel siderurgico siamo, ma la decrescita dell’impatto sonoro abitualmente trattato dal musicista sardo, sgombra la visuale e allenta (a tratti), la tensione del percorso. Tra    zoppie minimal techno/art (Terra), […]

Giacomo Salis / Paolo Sanna ‘Hint’

(Falt 2019) Splendido nastro per confezione e ripieno, quello che esce per la francese Falt. Tre movimenti materici, per lo più registrati durante lo “Humyth” tour del 2018 tra Faenza e la provincia del torinese (Chianocco). Dove il duo percussivo sardo, gestisce/tratta/osserva, la voce di percussioni, oggetti trovati e silenzio. Materia globale popolare in essiccazione, […]

dTHEd ‘Hyperbeatz Vol.1’

(Boring Machines 2019) C’è che me lo son portato questa estate con me, e di tenerlo all’ombra ci ho provato. Dio mi sia testimone se ci ho provato. Ma ogni volta che vedeva l’orizzonte aprirsi dinanzi a se, partiva a razzo in quella direzione. Con gambette tutt’ossa e scarti di ogni risma, alla bella e […]

AA.VV. ‘Far Away But Ever Closer: Young Lithuanian Composers Abroad”

(MICL 2019) Giovani artisti lituani all’estero. Storie di relazione e migrazione, casa e distanza. MICL nel mentre esplora e martella. Quest’antologica ce ne presenta nove, e tra live electronics, contrabbassi, viole, marimbe, silenzi e vibrafoni, voci e analogicherie, ne vien fuori uno spaccato minimale che intercetta umori Reich / Glass, luci di parecchia meraviglia, carillon […]