(Feral Note 2023) EP d’esordio per il due tedesco Saving Kaiser, formato dal batterista Thomas Wörle e dal pianista Roman Rofalski. Ad entrambe piace mescolar l’acustico col digitale, improvvisare, espandere ed alterare la propria voce strumentale. Sistemi modulari e fratturato percuotere, laptop e tasti in notturno sgocciolamento. Quattro tracce di urbano ciondolamento, fra post dub, […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(Forms Of Minutiae 2023) Una bella raccolta di suoni di transito, “Four Towers And a Bridge” del compositore e field recordist parigino, Emmanuel Mieville. Concretezze di acustica meccanica e metallici sfrigori dronanti, in sovrapposizione spaesante. Non luoghi dove il macro e il micro s’incrociano in bellezza. Suoni raccolti in Portogallo, sul Ponte Eiffel di Viano […]
(MFZ 2023) Sono un collettivo di sound-art londinese composto da Ilia Rogatchevski e Laura Rogatchevskaia. “Radio Revolten”, offre due lunghe stringhe di livida e spettrale, ricerca elettroacustica. Registrate entrambe durante il festival Radio Revolten ad Halle in Germania nel 2016, propongono una riflessione su quel che di udibile non è, ma agisce e attivamente interferisce […]
(Dissipatio 2023) Musiche di scena, composte ed eseguite da Fabrizio Modonese Palumbo (in Larsen, Blind Cave Salamander, Almagest!), per le performance della coreografa/danzatrice, Paola Bianchi. “ELP” (Ethos/Logos/Pathos), è opera che tratta le relazioni fra corpo e immagine. Cinque movimenti audio (due oltre i venti minuti), di sperimentale livida pasta dronante. I corpi vibrano, tremano e […]
(Hubro 2023) Prima da solista per il norvegese Espen Friberg. Undici minimali composizioni, in armonica rincorsa di cosmiche dissonanze. Il canto di metalli carezzati dal vento ed ampi spazi dove i bassi si propagano. Cut-up improvvisi in zone di tesa quiete e qualche leggero scroscio di pioggia acida. Per synth modulare Serge e field recordings […]
(Setola Di Maiale 2022) Passato e contemporaneo spinti con garbo in avanti. Questo è “Folk!”, il nuovo doppio album scindibile di Roberto Fega. Sperimentazione elettronica (mediamente non ansiogena e carogna, un minimale caldo procedere, fra bolle e grumi post-dub/glitch) a braccetto con le voci di un bel gruppo di interpreti del panorama world/etno/avant. Gli artisti […]
(Silentes / Stella*Nera / CSC 2023) Forme Sonore, è un laboratorio sull’improvvisazione, ideato e diretto dal batterista/percussionista vicentino, Roberto Dani. Una serie di incontri fra artisti da tutta la penisola, a metter in relazione pratica impro e scrittura, suono e performance. Un ciclo giunto alla sua quindicesima edizione e dal quale, nel 2018, nasce il […]
(Flau 2022) Opera prima per Federico Madeddu Giuntoli (un passato nei più sintetici DRM, un venti anni + o – all’oggi). Radi cenni acustici (piano, chitarra) spesso in circolo, a galleggiar in brezza malinconica post-pioggia. Albe di fiato ghiaccio post-rock, con l’orizzonte in accensione su quiete tinte Eno / Sylvian. Minimalismo avant, caldo e avvolgente, […]
(Hive-Arc 2023) Terza uscita per il solo project di Martyn Bates. Maggiormente esposto a refoli sperimentali, in Kodax Strophes, la divina voce del Bates, sprizza spesso scintille d’attrito con il circostante sonoro. Nello specifico di “Summer, Cat’s Cradle”, lividori folk su svagatezze e sorrisi di ruggine psychedelic/industrial. Freedom Reel, impatta frontale di tribale slancio, Willow […]
(Amorfik Artifacts 2023) Sequenze di attrattiva, minimale elettronica. Che mette in fila battiti e gomme più propriamente techno (l’apertura Stellium e Dilapidated Ellipsis), movimenti di camera, da interno club dark ambient (Licca Carpatiana), numeri d’ambientale minimalismo Reich / Hassell (Ontonanology / Wild Music Scenarios), profonde cupezze cinematografiche (Devastated Okeans) e dronante, sereno andare in pasto […]