(Glitterbeat 2018) Il blues del Mali oggi, questo è Samba Touré. Tradizione e contemporaneità, per ugola e corde di riconoscibile originalità espressiva. Un suono pulito, morbido, non privo dei chiaroscuri che la vita in alcuni luoghi impone. Capace di maneggiare coordinate locali (Yo Pouhala, la soffice magia di Hawah, la ruvidezza di Goy Boyro, il […]
Archivio Autore: Marco Carcasi
(Meidosem / Cleopatra 2018) Ci mancava pure questa. Dalla Francia, padre e figlio sintonizzati su coordinate aliene/alienanti. Babbo Joël Hubaut, artista visuale caotico e mutevole, suo figlio Emmanuel Hubaut, impelagato in formazioni come Les Tétines Noires, Dead Sexy, EHB e altro, tra post-punk, industrial, glam, electro e noise. Insieme, a coagular energie attorno al brano […]
(Hallow Ground 2018) Due movimenti di dronante sfrigolio dal South East dell’Inghilterra. Distant Animals è il progetto audio del ricercatore Daniel Alexander Hignell (tra video, performance e risonanza d’innesco fra politica/sociale e atto creativo). “Lines”, ispirato da una partitura testale di 130 pagine (completamento di un dottorato finanziato), è opera eseguita su synth modulare. Lunghe […]
(Col Legno 2018) Un gioco a incastri modulare, quello messo in piedi dal batterista/compositore/producer di origini indiane (ora a Berlino), Ketan Bhatti. Frammenti di cameristico approccio, intrusioni digitali, noir con un certo sorriso e chiari di luna classico/contemporanei. Aiutato dall’Ensemble tedesco/islandese Adapter e dai vicini di studio, Paul Frick e Jan Brauer, Bhatti, organizza dieci […]
(Potomak 2018) La coppia d’arte e vita composta da Alexander Hacke (Neubauten) e Danielle De Picciotto, torna a proporre dopo “Unity” del 2016, una serie di fluttuazioni ambientali buone per pratiche meditative. Materiali ad hoc composti in sinergia con Heric Hibel (dagli ensemble del recentemente scomparso maestro Gleen Branca) e Vincent Signorelli (infernale macchina del […]
(What’s Your Rupture? 2018) Batte forte i denti con elegante fremito urbano/sbarazzino, questo debut album dei newyorkesi Bodega. Tra lividi ben portati, nevrosi da interno e passi da dancefloor piantagrane e polemico (in quota barricata Gang Of Four / Fall). Scuotimenti post punk incalzanti di glamouroso neon (How Did This Happen?!), sconnesse circolari kraute, aggiornamento […]
(Lo-fi Or Die / Jigokuki 2018) Ristampa su nastro in 88 copie di un cd-r edito nel 2015, “Inclavatus”, arriva dal buio e ti lascia nel buio. Progetto nato a Torino nel 2003, one man act estremo e senza compromessi. Al tutto (chitarre/batteria /basso/voce), uno dei nostri cantori siderurgici preferiti, Daniele Brusaschetto. Catastrofe catacombale infetta, […]
(Confront 2018) Il precedente “KIO GE” dello scorso anno, in compagnia di Jeph Jerman (sempre su Confront), esplorava la microvoce della materia, amplificata e organizzata in leggere strutture impro. Nella loro consueta formula a due, oggi con “Humyth”, le singole parti di percussioni e oggetti trattati (pelle/legno/metallo/pietra, il circostante e il silenzio), espongon mai come […]
(Boring Machines 2018) Dj, produttore, tecnico del suono e compositore elettronico, il romano Luciano Lamanna (di recente nel progetto Divus in condivisione con Luca Mai degli Zu), sguazza beato tra sintetizzatori vintage, amore per il vinile manipolato e approccio sperimentale (con tiro ruvido e non conforme). Profonde battute post-techno, fradicie di seducente neon urbano. In […]
(Boring Machines 2018) Una serie di tracce impro, chitarra/effetti, registrate e mixate in casa. Tra chiaroscuri di corde in sollecitazione ambient-pastorale (My Dear Elohim), la serenità di una gelata invernale in silenzioso scioglimento (la cellula folk espansa di An Iinterstellar Handshake), particelle di materia in collisione amplificata (attriti e stridori), nella conclusiva e più imbronciata […]